Il sindaco, dott. Pippo Cutuli, a nome dell’Amministrazione Comunale tutta, replica ai promotori della petizione popolare presentata in merito al mercato settimanale del lunedì nel piazzale Unità d’Italia.
“Ancora una volta siamo costretti ad intervenire in merito alla problematica relativa alla collocazione del mercato nella nuova sede individuata nel piazzale Unità d’Italia. A sollecitare tale intervento è la raccolta di firme promossa e depositata da alcuni consiglieri comunali unitamente ai comitati civici spontanei di Aci S. Antonio, S. Maria La Stella, Lavinaio e Monterosso. Una raccolta di firme dalle modalità discutibili (dalle verifiche compiute non risulta infatti per nulla veritiero ed è anzi da ridurre di circa la metà il dato finale di 1200 firme raccolte, sbandierato dai promotori; e comunque la suddetta cifra rappresenta il 4% circa della popolazione santantonese complessiva) e che, al di la delle trite e ritrite argomentazioni a nostro avviso già superate, non dice nulla di nuovo. Abbiamo già avuto modo di replicare e ribadire più volte che, ad oggi, la sede individuata per ospitare il mercato del lunedì appare la più idonea, comoda e accogliente, tra quelle ventilate. Ciò anche in considerazione del fatto che l’attuale sito del mercato, gravato già da un contenzioso oneroso e da procedimenti giudiziari, trattandosi di sede provvisoria deve essere spostato in tempi brevi. Ed ancora, lungi da noi la volontà di offendere o addirittura “profanare” un luogo sacro e di culto quale è il vicino cimitero comunale, che risulta addirittura separato da una strada dall’area in questione; non ci pare poi che nei centri vicini la medesima attività svolta (o addirittura alcune anche più rumorose, quali discoteche e locali pubblici) abbia registrato lamentele o disagi particolari. Questa Amministrazione ha individuato un sito facilmente raggiungibile, attrezzato e accogliente, che non ostacola la viabilità della trafficatissima circonvallazione. La scelta migliore anche a detta delle organizzazioni sindacali e degli stessi operatori, con cui siamo in continuo e costante dialogo anche per limare le incongruenze che si sono presentate ed accogliere i suggerimenti più opportuni.
D’altro canto non ci pare che quanti oggi contestano siano stati altrettanto efficienti ed abili nella passata legislatura, quando amministravano la Città, a trovare soluzioni particolarmente efficaci. Hanno anzi saputo soltanto sperperare denaro pubblico (circa 100 mila euro per inutili e faraoniche spese di progettazione) in occasione della localizzazione di un’area di protezione civile da adibire anche a sede per il mercato; opera questa dalla realizzazione utopica e improbabile, considerati anche gli altissimi costi necessari. Ribadisco quindi l’assoluta valenza dell’opera che oggi si vuole realizzare, “costruita” anche sull’accordo e la collaborazione con i proprietari dei vari terreni su cui sorge. Elemento quest’ultimo che non è invece presente nell’attuale sito dove i proprietari dei terreni prospicienti sono anzi sul piede di guerra e non intendono attendere oltre. Rimanendo quindi a disposizione di quanti intendono offrire un contributo fattivo per il miglioramento della città e dei servizi offerti alla cittadinanza, rimandiamo invece al mittente, respingendolo con forza, ogni tentativo di inutile e sterile strumentalizzazione politica”.
“Ancora una volta siamo costretti ad intervenire in merito alla problematica relativa alla collocazione del mercato nella nuova sede individuata nel piazzale Unità d’Italia. A sollecitare tale intervento è la raccolta di firme promossa e depositata da alcuni consiglieri comunali unitamente ai comitati civici spontanei di Aci S. Antonio, S. Maria La Stella, Lavinaio e Monterosso. Una raccolta di firme dalle modalità discutibili (dalle verifiche compiute non risulta infatti per nulla veritiero ed è anzi da ridurre di circa la metà il dato finale di 1200 firme raccolte, sbandierato dai promotori; e comunque la suddetta cifra rappresenta il 4% circa della popolazione santantonese complessiva) e che, al di la delle trite e ritrite argomentazioni a nostro avviso già superate, non dice nulla di nuovo. Abbiamo già avuto modo di replicare e ribadire più volte che, ad oggi, la sede individuata per ospitare il mercato del lunedì appare la più idonea, comoda e accogliente, tra quelle ventilate. Ciò anche in considerazione del fatto che l’attuale sito del mercato, gravato già da un contenzioso oneroso e da procedimenti giudiziari, trattandosi di sede provvisoria deve essere spostato in tempi brevi. Ed ancora, lungi da noi la volontà di offendere o addirittura “profanare” un luogo sacro e di culto quale è il vicino cimitero comunale, che risulta addirittura separato da una strada dall’area in questione; non ci pare poi che nei centri vicini la medesima attività svolta (o addirittura alcune anche più rumorose, quali discoteche e locali pubblici) abbia registrato lamentele o disagi particolari. Questa Amministrazione ha individuato un sito facilmente raggiungibile, attrezzato e accogliente, che non ostacola la viabilità della trafficatissima circonvallazione. La scelta migliore anche a detta delle organizzazioni sindacali e degli stessi operatori, con cui siamo in continuo e costante dialogo anche per limare le incongruenze che si sono presentate ed accogliere i suggerimenti più opportuni.
D’altro canto non ci pare che quanti oggi contestano siano stati altrettanto efficienti ed abili nella passata legislatura, quando amministravano la Città, a trovare soluzioni particolarmente efficaci. Hanno anzi saputo soltanto sperperare denaro pubblico (circa 100 mila euro per inutili e faraoniche spese di progettazione) in occasione della localizzazione di un’area di protezione civile da adibire anche a sede per il mercato; opera questa dalla realizzazione utopica e improbabile, considerati anche gli altissimi costi necessari. Ribadisco quindi l’assoluta valenza dell’opera che oggi si vuole realizzare, “costruita” anche sull’accordo e la collaborazione con i proprietari dei vari terreni su cui sorge. Elemento quest’ultimo che non è invece presente nell’attuale sito dove i proprietari dei terreni prospicienti sono anzi sul piede di guerra e non intendono attendere oltre. Rimanendo quindi a disposizione di quanti intendono offrire un contributo fattivo per il miglioramento della città e dei servizi offerti alla cittadinanza, rimandiamo invece al mittente, respingendolo con forza, ogni tentativo di inutile e sterile strumentalizzazione politica”.
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