Come già scritto nell'articolo scorso la situazione generale degli asili nido ad Aci S. Antonio, è piuttosto movimentata. Se nella popolosa frazione di Lavinaio è in dubbio l'inizio del nuovo anno scolastico, a causa di carenze di personale che il Comune si sta impegnando a risolvere, pare invece segnato il destino della struttura di via Giolitti che ospita l'asilo in pieno centro storico. L'inizio dei lavori all'interno della struttura, ha portato l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Pippo Cutuli alla decisione, sofferta, di chiudere il plesso per l'intero anno scolastico. Una decisione che è stata comunicata, quindi, alle famiglie interessate che non hanno potuto far altro che cercare una nuova sistemazione per i propri figli.
«Conosciamo bene la struttura - ha spiegato M. G., uno dei genitori interessati - perchè anche il nostro primogenito ha frequentato quel plesso e sappiamo che c'era bisogno di interventi. Ci hanno peroò negativamente colpiti le modalità e la tempistica delle comunicazioni: abbiamo ricevuto una telefonata dagli uffici comunali solo venerdì 26 agosto, la settimana prima dell'inizio del nuovo anno scolastico; è stato ovviamente un fulmine a ciel sereno: in pochissime ore abbiamo dovuto cercare una nuova struttura lontano da Aci S. Antonio, ad Acireale dove sia io che mia moglie lavoriamo; ma il tutto non è ancora risolto, perche' ovviamente le iscrizioni erano già state inviate e le nostre domande troveranno accoglimento solo se vi saranno posti liberi nelle strutture che abbiamo contattato. Avremo qualche certezza in più' solo tra qualche giorno».
Per comprendere la posizione dell'amministrazione in questa vicenda, abbiamo sentito il sindaco Pippo Cutuli che ha ribadito quanto affermato nei giorni scorsi: «Il plesso in questione - ha detto il primo cittadino - e' oggetto di un importante progetto di riqualificazione atteso da 30 anni: ovviamente i tempi burocratici delle pubbliche gare sono lunghi e questo ha portato a chiudere il procedimento solo dopo la fine della scuola a fine luglio. Comprendiamo, in ogni caso, il disagio arrecato alle famiglie interessate, ma ribadisco che non era possibile aprire il cantiere e farlo convivere con un asilo nido».
Ma ecco una lettera firmata, pubblicata su "La Sicilia" del 30 Agosto 2011:
"Il 26 agosto scorso il telefono di mia moglie squilla e dall'altra parte un impiegato comunale di Aci Sant'Antonio comunicava quanto segue: «Signora vi comunichiamo che quest'anno l'asilo nido comunale verrà chiuso per una ristrutturazione complessiva della struttura che avrà indicativamente un tempo di cantiere di mesi 10, quindi provvedete a dirottare i vostri bimbi presso altre strutture». Appena terminata la telefonata, mia moglie, ancora incredula e frastornata, decide subito di chiamarmi per comunicarmi la lieta novella, francamente non nascondo che anch'io, a cinque giorni dall'inizio dell'anno scolastico, ho faticato a metabolizzare la comunicazione ricevuta dal Comune, ma comunque ero sicuro che la cosa non fosse così drastica e che il Comune avesse trovato dei locali alternativi per garantire il prosieguo del servizio, soprattutto mantenendo le stesse insegnanti che ormai erano diventate delle mamme sostitutive per i nostri piccoli, così decidevo di telefonare io stesso al servizio comunale per ricevere quanto meno ulteriori spiegazioni e chiedendo contestualmente se il servizio veniva garantito presso altre strutture; la risposta è stata secca e decisa: «Mi spiace non ci sarà asilo nido comunale, potrete scrivere i bambini presso gli asili privati in zona»; al che io rispondevo che era assolutamente immorale, irrispettoso e illecito comunicare una cosa del genere solo il 26 agosto.
Immaginate per i piccolini, che già hanno avuto l'anno scorso, a solo un anno di età, il «trauma» del distacco dalla mamma per vivere molte ore della propria giornata con una figura diversa da quella familiare, ma che alla fine ci si erano affezionati, adesso cosa significa ricominciare tutto da capo, sempre sempre si riesce ad avere la possibilità e la fortuna di trovare qualche spazio libero nelle graduatorie ovviamente di un altro Comune.
Credo che una cosa del genere sarebbe stata gestita in maniera del tutto diversa in altro Comune magari situato nel nord Italia: siamo e resteremo lontani migliaia di anni luce. Ancora non ci credo che quanto è stato comunicato via telefono (le comunicazioni a mezzo raccomandata postale devono ancora arrivare) è avvenuto solo il 26 agosto, quando a giugno le maestre hanno più volte invitato a presentare l'iscrizione per il nuovo anno.
La verità è questa, secondo me: il progetto era pianificato da tempo, il Comune, non avendo la certezza dei finanziamenti, non ha detto nulla ai genitori garantendosi le conferme di iscrizione, poi solo il 26 agosto ha saputo che i soldini arrivavano e ha ben pensato di muoversi come sopra.
Stendiamo ancora una volta un velo pietoso sui nostri amministratori.
Lettera firmata."
Aci S.Antonio e dintorni!
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