sabato 24 settembre 2011

Nuova maggioranza consiliare: precisazioni


Con una conferenza stampa pomeridiana la nuova maggioranza consiliare formatasi negli ultimi giorni ad Aci S. Antonio ha inteso precisare e chiarire alcuni importanti punti relativi alle importanti deliberazioni votate negli ultimi giorni.
Ben dodici i consiglieri comunali presenti (Alfio Puglisi, Giuseppe Santamaria, Santo Caruso, Antonio Scuderi, Carmelo Barbagallo, Michele Quattrocchi, Roberto Licciardello, Antonio Di Stefano, Orazio Pulvirenti, Salvatore Adorno, Giuseppe Torrisi e Alfio Privitera) hanno chiarito le correzioni imposte alle direttive originarie date dall'amministrazione del sindaco Pippo Cutuli, a cominciare dall'addizionale Irpef.
«Sull'Irpef abbiamo sempre cercato un confronto - ha spiegato Licciardello - perché abbiamo intenzione di capire dove collocare le risorse che sarebbero provenute da questo provvedimento ma avevamo posto anche un'altra problematica: il recupero dell'evasione tributaria locale. Questo per noi è un passo importantissimo perché pagando in tanti costerà di meno per ogni contribuente. Ormai con la riduzione dei contributi che provengono dallo Stato ogni piccola risorsa risulta utile».
A intervenire sulla revisione del Prg è stato, invece, il vice presidente del Consiglio Orazio Pulvirenti: «Nell'ultimo Consiglio sono state date ulteriori conferme alle originarie direttive date in passato dal civico consesso. Cinque i punti toccati, il più importante dei quali è la riduzione del trend abitativo da 500 abitanti (previsto dai progettisti) per anno a 160, così diminuendo la cubatura possibile e garantendo uno sviluppo sostenibile di Aci S. Antonio».
Infine, sullo schema di massima del Prg è intervenuto l'assessore all'Urbanistica Michelangelo Privitera: «Il Consiglio ha apportato alcune modifiche rispetto a quanto realizzato dai progettisti che, secondo il civico consesso, non avevano completamente seguito le direttive loro impartite. Ora i tempi si accorciano: i progettisti hanno un tempo breve per redigere il progetto finale e portarlo in consiglio comunale fino alla valutazione definitiva».

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