sabato 28 febbraio 2009

«La Sat non deve essere svenduta» - I 160 lavoratori rischiano il posto. Bloccata per protesta via Regina Margherita


Ieri mattina il Comune di Aci S. Antonio è stato teatro di una protesta tanto clamorosa quanto civile: i lavoratori della Sat, infatti, hanno bloccato la centrale via Regina Margherita, in cui ha sede il Comune e attuato un presidio dentro l'aula consiliare, attendendo un incontro con rappresentanti dell'amministrazione. I 160 lavoratori che rischiano di perdere il lavoro a causa della liquidazione dell'azienda che fin dal 1983 opera ad Aci S. Antonio, hanno precisato che da giovedì si trovano in stato di assemblea permanente e manifestato la necessità di tutele. Il sindaco Pippo Cutuli non ha potuto ricevere personalmente i lavoratori perchè a Roma, al congresso del Movimento per l'Autonomia, ma ha comunque voluto parlare al telefono con i rappresentanti sindacali.«L'Amministrazione Cutuli - ha affermato il vice sindaco Stefano Finocchiaro che ha rappresentato l'amministrazione comunale - è solidale con i problemi dei lavoratori e consapevole che la Sat è una grossa ed importante realtà imprenditoriale che ha sempre dato risalto alla città di Aci S. Antonio per l'alta professionalità ed il know-how materiale e immateriale. Si sosterrà la linea di conservazione della stessa e gli interventi rientranti nei poteri di quest'Amministrazione, affinché si possano tutelare i diritti dei lavoratori e sollecitare l'attivazione degli indispensabili ammortizzatori sociali come rilevato dai sindacati. Un ringraziamento particolare va alle forze dell'ordine che hanno contenuto il corteo ed a tutti i lavoratori intervenuti che in modo deciso ma civile hanno rivendicato i propri diritti».Un incontro tra il sindaco e i rappresentanti sindacali è stato fissato per giovedì 5 marzo. «Siamo soddisfatti dell'incontro avuto con il vice sindaco e, telefonicamente, con lo stesso sindaco - ha detto Giuseppe Di Mauro, sindacalista della Uilm - entrambi hanno compreso il nostro grande momento di disagio, visto che attualmente ci troviamo senza lavoro e senza l'apertura degli ammortizzatori sociali. Rassicurazioni ci sono state fornite dagli amministratori, affinché si possa sbloccare l'iter per l'apertura della cassa integrazione in deroga, punto fondamentale per poi parlare di nuovo di progetto industriale, a prescindere dall'imprenditore. I lavoratori che attendono ora risultati concreti, sono convinti che la Sat non va né svenduta né smantellata, perché il know-how è tale da consentire la ripartenza».



2 PASSI INDIETRO..
La Sat Spa Siciliana automazione e tranciatura ha sede ad
Aci S. Antonio dove opera dall’83. Oggetto della
produzione, inizialmente, furono tranciatura fine per note
aziende nazionali, poi, dall’85 al ’93, gli anelli di metallo
nelle vecchie 500 lire che venivano inviate alla Zecca di
Stato. Negli anni Novanta la Sat modificò la propria
produzione rivolgendola essenzialmente verso prodotti di
alta tecnologia: il principale committente dell’azienda è
infatti la St Microelectronics. La crisi dell’azienda iniziò
circa 5 anni fa con la progressiva diminuzione delle
commesse. Nel dicembre 2007 la cassa integrazione
straordinaria. Nel 2009 la Sat entra in stato di liquidazione
presentando al Tribunale la richiesta di concordato
preventivo. Oggi l’azienda conta circa 160 lavoratori.

Museo del carretto siciliano: la Provincia rilancia l’impegno


Dopo la sollecitazione dei giorni scorsi del sindaco di Aci S. Antonio, Pippo Cutuli, a non far venir meno l'attenzione sul "Museo del carretto siciliano", interviene direttamente il vice presidente della Provincia di Catania e assessore ai Beni e Attività culturali Nello Catalano: «L'amministrazione provinciale ha l'intenzione di confermare l'investimento compiuto per la realizzazione del Museo del carretto. Proprio nei giorni scorsi è stata attivata, a seguito della segnalazione del consigliere provinciale santantonese Vincenzo D'Agata, una procedura per inviare tecnici dell'ente provinciale a valutare lo stato dei lavori. Ho personalmente chiesto ad altro personale della Provincia di redigere un elenco completo di tutti i carretti presenti al momento presso il centro fieristico Le Ciminiere di Catania, sicché si possano poi facilmente individuare e trasferire nella nuova struttura di Aci S. Antonio di cui, tra l'altro, sono già stati comprati anche gli arredi».Catalano rassicura anche i maestri del carretto che avevano manifestato preoccupazione sui lavori del museo: «Sono felice di notare questo interesse da parte di questi illustri maestri dai quali mi aspetto la lettera di concessione delle loro opere in comodato d'uso per l'esposizione e vorrei anche invitare tutti coloro che vogliono donare o prestare le proprie opere al nuovo museo, a mettersi in contatto con gli uffici competenti».

venerdì 27 febbraio 2009

APERTURA MUSEO DEL CARRETTO SICILIANO - Il sindaco: «Velocizziamo i lavori»


Sembrano in fase di arrivo i lavori al "Museo del carretto siciliano" realizzato dalla Provincia regionale di Catania in un antico immobile del XIX secolo acquistato e ristrutturato nella centrale via Vittorio Emanuele. Il sindaco di Aci S. Antonio, dott. Pippo Cutuli, però, dopo l'ultimo sopralluogo appare un po' preoccupato per i ritardi: «Ho avuto modo di constatare che purtroppo ultimamente si è perso del tempo prezioso e l'intervento sembra segnare il passo - ha sottolineato Cutuli -. Si è nella fase finale dei lavori, quella riservata ai ritocchi e alle rifiniture; subito dopo si passerà quindi all'arredo e all'allestimento della mostra. Raccolgo anche le preoccupazioni espresse dai principali maestri santantonesi della pittura su carretto siciliano, Domenico Di Mauro e Nerina Chiarenza, noti per la loro opera sia a livello locale che nazionale e internazionale. Quest'ultimi vorrebbero infatti che si coronasse in tempi brevi il sogno, che non è solo personale ma anche dell'intera comunità, di vedere finalmente aperta e fruibile al pubblico l'importante struttura, che possiede una non indifferente valenza turistica per il nostro territorio».Dichiarazioni del primo cittadino volte a sollecitare l'amministrazione provinciale, guidata dal presidente Giuseppe Castiglione, a velocizzare quest'ultima fase dei lavori. Lo stesso Cutuli conferma la volontà di una collaborazione tra enti pubblici: «Il Comune mette già da ora a disposizione della Provincia i vari pezzi di carretto siciliano attualmente di sua proprietà, in modo tale da rendere il più ricca e qualificata possibile l'esposizione».
Staremo a vedere!

Aci S.Antonio e dintorni!

giovedì 26 febbraio 2009

Iniziano i lavori a S. Maria la Stella


Iniziano i lavori nella via Eugenio Montale nella popolosa frazione di Aci Sant’Antonio, S. Maria La Stella: il primo stralcio esecutivo riguarda, in questo caso, l’ampliamento di via Camillo Barbagallo. Complessivamente si tratta di un intervento di circa 660 mila euro, finanziati con un mutuo acceso dal Comune con la Cassa Depositi e Prestiti. Al fine di tutelare la sicurezza pubblica e garantire esigenze tecniche dei lavori, è stata disposta la sospensione del traffico veicolare in via Eugenio Montale a partire dal prossimo 2 marzo per un intero anno, secondo la prospettata durata dei lavori. L’ordinanza emessa dal sindaco Pippo Cutuli, consentirà il traffico veicolare ai soli residenti,
agli scuolabus comunali che potranno così raggiungere la vicina scuola così come ai mezzi privati che accompagneranno gli alunni in orari scolastici: dalle 8 alle 8.45
e dalle 13.15 alle 14. Il traffico, durante tutta la durata dei lavori, sarà dirottato su via Antonio Maugeri che collega la centrale via S. Maria La Stella con via Tropea. L’esecuzione dell’ordinanza sindacale sarà sottoposta alla vigilanza dell’ufficio
tecnico comunale, del comando di polizia municipale, dell’impresa esecutrice dei lavori e del direttore dei lavori ognuno per le proprie competenze.

Un’aula per ricordare la maestra Musumeci

E' stata intitolata ieri alla maestra Angela Musumeci, scomparsa il 23 febbraio dello scorso anno, la nuova aula multimediale nel Circolo Didattico di Aci S. Antonio diretto dal prof. Salvatore Musumeci. «La maestra Angela - ha ricordato Musumeci - è sempre stata una donna umile e un'insegnante professionale sempre ligia al dovere. Per questo motivo il collegio docente e il consiglio di circolo hanno deciso di intitolare questa nuova aula multimediale alla sua memoria». Erano presenti anche la madre e la sorella dell'insegnante. La collega Rosalia Noto, che lavorava a stretto contatto con Angela Musumeci, ha ricordato le qualità e la dedizione di Angela rammentando come siano stati gli stessi colleghi, subito dopo la notizia della scomparsa, a decidere di rendere indelebile la memoria dell'insegnante.A inaugurare la nuova aula, attrezzata con 10 computer, è stato il sindaco di Aci S. Antonio, Pippo Cutuli.

mercoledì 25 febbraio 2009

Lavori in piazza Maggiore: le parole di Giuseppe Rocca e la risposta del sindaco Pippo Cutuli


Mentre i lavori in piazza Maggiore ad Aci S. Antonio proseguono pur causando qualche lieve disagio ai cittadini, si registra qualche polemica tra il coordinatore del movimento Cittattiva, Giuseppe Rocca, e il sindaco Pippo Cutuli. «Piuttosto che sui disagi inevitabili, le mie perplessità sono sulla necessità di effettuare questi lavori, utilizzando i fondi provenienti da un mutuo contratto dalla precedente amministrazione, quando vi sono delle necessità non più procrastinabili - ha affermato Rocca -. Mi riferisco alla vergognosa situazione dell'edilizia scolastica a S. Maria La Stella. Era più saggio utilizzare questi fondi e altri, provenienti da altri mutui già contratti, per rendere degne di un paese civile le scuole della nostra frazione più importante». «Si tratta di semplice demagogia - ha ribattuto il sindaco Cutuli -. Quando ci siamo insediati la gara era già bandita ma non ancora espletata e il mutuo acceso con la Cassa Depositi e Prestiti era finalizzato alla riqualificazione del centro urbano. È un progetto, vistato dalla Sovrintendenza, che tocca una piazza mai oggetto di restauro da decenni. Un intervento che si inscrive in un disegno che vede altre città limitrofe riqualificare il proprio centro urbano e abbiamo creduto fosse giusto che Aci S. Antonio non rimanesse indietro».

martedì 24 febbraio 2009

Posta dei lettori: immane spreco di denaro pubblico per la distruzione di un bene storico

Apro questa nuova rubrica chiamata "Posta dei lettori" per mettere in evidenza tutto ciò che i cittadini hanno da dire sia in bene che in male riguardo il paese di Aci S.Antonio. Chiunque volesse dire la sua può contattarmi all'indirizzo e-mail che si trova all'home-page del sito. Inizio la rubrica inserendo un articolo inviatomi dal lettore Giuseppe Mammino riguardo i lavori mirati alla riqualificazione della Piazza Maggiore.

Immane spreco di denaro pubblico per la distruzione di un bene storico

Non poteva fare eccezione alcuna, il Comune di Aci S. Antonio in provincia di Catania, nello spreco e sperperio del denaro pubblico.Che oggi venga chiamata "Riqualificazione" o in qualsiasi altro modo voglia essere chiamato è semplicemente uno specchietto per le allodole,per far si che l'ignaro cittadino si confonda nel leggere delle terminologie a loro non comuni. In realtà i lavori che si stanno eseguendo, presso la piazza Maggiore sono un modo come un altro per spendere denaro pubblico e in grande quantità,per far sì che qualche ingegnere o ditta di lavori pubblici si rinpingua le proprie tasche in questo momento di piena crisi.Che significa la parola riqualificazione? In realtà si sta ripavimentando una piazza fatta in basalto che è praticamente indistruttibile e che rende sempre più la sua bellezza col passare del tempo.Quale problema ha dato per essere eliminato? Dava problemi d'infiltrazioni? Ha fatto mai inciampare qualcuno? Ha ostacolato la viabilità o era anti estetico? Nulla di tutto ciò, nel fatto concreto si sta distruggendo un pezzo della nostra storia solo per il piacere di qualcuno che non si rende conto della gravità del fatto.Non ho date certe in merito alla costruzione della piazza, suppongo risalga, al periodo successivo al terribile terremoto dell' 11 Gennaio dell'anno 1693, data in cui il paese venne ricostruito.Che la soprintendenza ai beni culturali voglia chiudere gli occhi d'avanti a questo immane scempio,ne è la dimostrazione del fatto che i lavori e quindi la distruzione della piazza Maggiore,sono già cominciati.Si aumenta del 20% la tassa sui rifiuti per mancanza di fondi e poi si buttano fra i rifiuti 450.000 € che sarebbero potuti essere utilizzati per lavori di manutenzione impellenti e realmente necessari.Del resto cosa ci si poteva aspettare da una amministrazione, il cui Sindaco, pur di propagandarsi, è riuscito a prendere in giro persino Carlo Verdone? vedi link http://www.youtube.com/watch?v=fXHQ4eT_79U






Beppe Mammino

lunedì 23 febbraio 2009

Spettacolo di Carlo Pastori: grande successo!

Ecco qui l'intervista, svolta in 2 parti, di "ECODELLEACI.IT" a Carlo Pastori, che ha svolto spettacoli comici nell'oratorio Monsignor Pulvirenti, riaperto non molto tempo fa dopo un periodo di ristrutturazione. Per ultimo ma non d'importanza, anche un'intervista al Parroco di Aci S.Antonio, Don Vittorio Rocca, promotore di queste iniziative. Buona visione!







Aci S.Antonio e dintorni!

Vicenda TARSU: sunto 3 giorni di telegiornale!

Ecco qui il sunto di 3 giorni di tg, che racconta la vicenda dell'aumento TARSU che sta avvenendo ad Aci S.Antonio. Il video racchiude i rispettivi tg di canale 9 del 25-26 e 28 novembre 2008! Buona Visione e a voi la parola!

Aci S.Antonio e dintorni!

giovedì 19 febbraio 2009

Netturbini revocano stato di agitazione


Rientrato ieri mattina lo stato di agitazione indetto dai netturbini della Geo Ambiente che operano sul territorio di Aci S. Antonio. «Appena abbiamo ricevuto notizia dell'avvenuto pagamento degli stipendi arretrati, da parte della ditta, abbiamo subito revocato lo stato di agitazione per garantire un adeguato servizio ai cittadini», ha affermato il coordinatore provinciale della Uil Luigi Veutro. La polemica era sorta allorchè i netturbini incrociarono le braccia richiedendo il pagamento degli stipendi di gennaio che, durante un incontro con l'azienda presso l'Ufficio provinciale del lavoro, erano stati promessi entro il 15 febbraio: alla scadenza del termine iniziò lo stato di agitazione che ha portato i netturbini a organizzare un'assemblea dei lavoratori di due ore lo scorso martedì.La revoca dello stato di agitazione dei lavoratori, però, non pare rasserenare i rapporti tra Comune e Geo Ambiente. Nella nota diffusa martedì dalla ditta si leggeva che «se da un lato l'azienda, finanziariamente stremata, opera ingenti sforzi per non venire meno agli impegni presi con i lavoratori e con la collettività, dal canto suo, l'amministrazione si rende inadempiente ed anzi non manca occasione per attaccare ingiustamente la ditta per transitori disagi che in alcun modo dipendono dalla Geo Ambiente che, nonostante tutto, non ha mai interrotto il servizio».Ieri il sindaco di Aci S. Antonio, Pippo Cutuli, ha così commentato: «L'amministrazione non ha offeso in alcun modo le parti in causa in questa vicenda. Avendo inoltre rispettato i pagamenti mensili degli emolumenti non vedo come possano esserci i presupposti per lo stato di agitazione attivato in questi giorni».

Niente stipendi, i netturbini alzano la voce!


Netturbini in stato di agitazione dal 17 febbraio ad Aci S. Antonio. I lavoratori hanno indetto un'assemblea di due ore e annunciato che si asterranno dagli straordinari e dai domenicali minacciando lo sciopero per giovedì 26 febbraio.Motivo della protesta è la mancata corresponsione degli stipendi di gennaio.«La ditta Geo Ambiente ha disatteso gli accordi stipulati, lo scorso venerdì, durante l'incontro presso l'Ufficio Provinciale del Lavoro - ha affermato il coordinatore provinciale della Uil Luigi Veutro - accordi che prevedevano il pagamento delle spettanze relative al mese di gennaio entro il 15 febbraio».Sorpresa dalla vicenda è l'amministrazione comunale di Aci S. Antonio, guidata dal sindaco Pippo Cutuli, che afferma di avere provveduto al pagamento di 100 mila euro nei confronti di Geo Ambiente lo scorso 3 febbraio.«Dal momento del nostro insediamento - ha affermato l'assessore alla Nettezza urbana Giuseppe Di Stefano - siamo riusciti a recuperare l'equivalente di un mese di stipendi. La situazione, però, rimane difficile a causa del grosso debito ereditato».Nel tardo pomeriggio la situazione sembrava schiarirsi alla ventilata notizia del rientro dello stato di agitazione: circostanza prontamente smentita da Veutro che affermava: «Lo stato di agitazione è ancora in atto. Abbiamo convocato una ulteriore assemblea dei lavoratori per giovedì 19 dalle 10 alle 12 nel cantiere di Geo Ambiente»".La ditta che si occupa del servizio di igiene ambientale nel Comune di Aci S. Antonio, ha quindi diffuso una nota, tramite il proprio legale l'avvocato Giovanni Pappalardo, in cui afferma che «nonostante vanti ad oggi quasi 400 mila euro di crediti delle amministrazioni competenti per fatture già scadute, ha nella giornata di ieri comunque corrisposto gli stipendi agli operatori ecologici i quali avevano indetto l'ennesima assemblea che ha potuto certamente determinare ulteriore ritardo nell'espletamento del servizio con eventuali disagi per la cittadinanza. Se da un lato l'azienda, finanziariamente stremata, opera ingenti sforzi per non venire meno agli impegni presi con i lavoratori e con la collettività, dal canto suo, l'amministrazione si rende inadempiente ed anzi non manca occasione per attaccare ingiustamente la ditta per transitori disagi che in alcun modo dipendono da Geo Ambiente che, nonostante tutto, non ha mai interrotto il servizio.Al fine di trovare una soluzione condivisa all'annosa vicenda che ormaiseguita da molti mesi e con la speranza che non si debba aprire un contenzioso legale - conclude la nota - questa difesa ha già chiesto al prefetto della provincia di Catania, di volere indire e guidare un momento di concertazione tra tutte le parti (Comune di Aci Sant'Antonio, Ato Aci Ambiente,delegazioni delle organizzazioni sindacali e la ditta stessa), con l'auspicio che il buon senso prevalga».

martedì 17 febbraio 2009

Un nuovo look per piazza Maggiore: Avviati ieri i lavori di riqualificazione che comporteranno una spesa di 400 mila euro


Hanno avuto inizio ieri mattina i lavori di riqualificazione di Piazza Maggiore, la principale piazza del paese. Progetto-stralcio di riqualificazione dell'asse via Regina Margherita - via Vittorio Emanuele - piazza Maggiore, l'intervento, eseguito dalla ditta "Ferraro Salvatore" di Piedimonte Etneo, comporterà una spesa di 400 mila euro che il Comune otterrà tramite l'accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.«La riqualificazione di piazza Maggiore era attesa da anni - ha spiegato il sindaco Cutuli-. Abbiamo così voluto dare priorità a quest'iniziativa riprendendo e aggiornando un vecchio progetto della precedente amministrazione. L'obiettivo è quello di far diventare questo sito, così come merita, ancora più elegante». Per il vice sindaco Finocchiaro si tratta di «un'opera importante che consentirà di vivere la piazza in un modo più consono e più rispondente alle necessità di una comunità in continua evoluzione, e soprattutto farla riscoprire alle nuove generazioni e ai giovani».Il progetto, redatto dall'ing. Carmelo Arezzo di Trefiletti (responsabile unico del procedimento è invece l'arch. Giovanna Gurreri), prevede la rimozione del basalto lavico esistente, la scalpellatura delle basole e la reinstallazione. Sono poi previsti interventi di riqualificazione dell'arredo urbano.La conclusione dei lavori è prevista entro 150 giorni e per evitare che possano causare particolari disagi nell'accesso e nella fruizione della chiesa di S. Antonio Abate nel corso di una conferenza di servizi svoltasi nei giorni scorsi, cui hanno partecipato il sindaco Cutuli, il vicesindaco Finocchiaro, don Vittorio Rocca parroco dell'Arcipretura parrocchiale «S. Antonio Abate», il comandante dei vigili Antonino Parisi e il titolare della ditta "Ferraro", è stato deciso che la piazza resterà chiusa di volta in volta solo per piccoli tratti.

«Carnevale all’oratorio» assieme a Carlo Pastori!



S’intitola «Carnevale all’Oratorio» e ha lo scopo di avvicinare i giovanissimi alla struttura intitolata a Mons. Pulvirenti, di recente riportata agli antichi splendori dopo una lunga ristrutturazione, l’iniziativa organizzata dalla parrocchia S. Antonio
Abate in programma venerdì e sabato.
Protagonista sarà il cabarettista Carlo Pastori, attore, cantante e musicista, autore di canzoni per bambini, noto al grande pubblico per le sue partecipazioni alle trasmissioni Zelig e Colorado Cafè. Due gli spettacoli: "Va che non è mica facile", venerdì e sabato alle 20.30 e aperto a tutti (ingresso libero), e "Cavoli, monelli, animali e suonatori", dedicato a bambini e ragazzi sempre venerdì e sabato alle 10.

Lampade a risparmio energetico in via Pezzagni: nuova illuminazione


E' stato acceso l'impianto di illuminazione installato in via Pezzagni. E' stato il sindaco di Aci S. Antonio, Pippo Cutuli, ad attivare l'interruttore dei 23 punti luce che illumineranno l'importante arteria stradale con lampade al sodio ad alto risparmio energetico. «E' una strada d'accesso al nostro comune, importantissima, trafficata giornalmente da centinaia di macchine, che necessitava da tempo dell'illuminazione. E' un vanto di questa amministrazione essere riusciti a portare a compimento questo impianto. Stiamo svolgendo con puntualità il programma elettorale che avevamo proposto ai cittadini ed è solo l'inizio di una lunga serie di interventi progettati», ha affermato il sindaco Cutuli.«L'amministrazione, di concerto con il Consiglio comunale, cercherà di dare il massimo a questa città che ha un territorio in continua espansione. Siamo ancora all'inizio del lavoro, ci aspettano tante altre opere nel corso dei 5 anni», ha commentato il presidente del Consiglio comunale, Nuccio Raneri. Sollecitato sulla necessità di lavori nelle frazioni, è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio comunale, Carmelo Barbagallo: «Le frazioni hanno molte carenze in materia di illuminazione ma l'amministrazione sta dimostrando di aver avviato un percorso che mira alla risoluzione di questo e degli altri problemi di primaria importanza».All'accensione erano presenti, tra gli altri, anche il vicesindaco Stefano Finocchiaro, l'assessore alla Pubblica istruzione Tiziana D'Anna, e numerosi consiglieri comunali.

«Aumento ingiustificato»: la risposta di "cittattiva"


L'associazione Cittattiva di Aci S. Antonio rende noto che in questi giorni stanno pervenendo ai cittadini santantonesi bollettini Tarsu per l'anno 2008 «con un aumento medio di circa il 45% rispetto al 2007». Dato diverso rispetto a quello fornito dall'amministrazione Cutuli che parla, invece, di un aumento del 20% che si aggiunge al precedente (sempre del 20%) deciso dell'amministrazione Pulvirenti.«Si tratta - precisa la nota - di inviti di pagamento e non di cartelle esattoriali per i quali, dunque, si può attendere la notifica della cartella vera e propria (con cui si avrà un aggravio dei diritti di notifica per un importo di 5 euro) e pagare, semmai, trascorsi i 60 giorni dalla notifica della stessa cartella».Cittattiva, coordinata dal dott. Giuseppe Rocca, sfidante del sindaco Cutuli alle scorse elezioni comunali, precisa anche che «il ricorso al Tar intentato contro la determina d'aumento della tassa sulla spazzatura effettuato dal sindaco Cutuli, deve essere ancora deciso sul merito e che la sospensiva non è stata concessa solo perchè il giudice non ha ritenuto che vi fosse un danno grave e irreparabile nei confronti dei ricorrenti, ma non ha effettuato alcun esame del merito della questione».L'aumento della Tarsu, secondo il movimento civico, è «esoso e ingiustificato poiché non vi è stato alcun aumento di costi nel 2008 rispetto al 2007, come dichiarato più volte dalla direzione dell'Ato Aciambiente» e si raffigura come «ingiusto perchè va a percuotere chi già paga, non scalfendo minimamente chi evade regolarmente la tassa».«Sarebbe stato più saggio ed equo - conclude la nota - perseguire l'evasione e recuperare i costi per la raccolta da chi non ha mai pagato con una seria lotta all'evasione, ma forse questo costa troppa fatica».

Tassa per i rifiuti replica del sindaco



Ad Aci S. Antonio sono state numerose, nei mesi scorsi, le proteste dei cittadini relative all’aumento della Tarsu: proprio per chiarire i motivi di tale provvedimento ed evitare strumentalizzazioni, è intervenuto il sindaco Cutuli. Secondo il primo cittadino, la gestione corrente delle entrate e delle uscite è rimasta quella programmata dalla precedente amministrazione che, già nel maggio 2008, aveva provveduto ad aumentare l’imposta sui rifiuti solidi urbani del 20%: un’aliquota che garantiva una copertura dei costi comunali del servizio solo fino al 79,19%. Necessario, quindi, l’aumento di un ulteriore 20%. I costi del servizio sono lievitati dai 970.713 euro del 2000, quando i contribuenti fornivano non più del 50% del costo del servizio, ai 2.203.000 euro del 2008 corrispondenti a circa il 93,20% del totale. Nonostante gli aumenti, rimane a carico del bilancio comunale una somma di 200 mila euro.

Via Montale, ampliamento in un anno: Consegnati i lavori (660 mila euro) per l’allargamento della strada di S. Maria la Stella

Sono stati consegnati ieri ufficialmente i lavori per l’ampliamento di via Eugenio Montale nella popolosa frazione santantonese di S.Maria La Stella. I lavori, che saranno eseguiti da una ditta di S. Venerina, hanno un importo di circa 660 mila euro finanziati con un mutuo acceso dal comune di Aci S.Antonio con la Cassa Depositi e
Prestiti.
Gli interventi avranno durata di circa un anno e prevedono, oltre
all’ampliamento di via Montale, che avrà una sede stradale di 9 metri invece dei 5 attuali, la realizzazione di marciapiedi e l’installazione della pubblica illuminazione.
«Si tratta di un vecchio progetto avviato dalla precedente amministrazione
- ha dichiarato il sindaco Cutuli - che la Giunta da me guidata ha ora mandato in gara e consegnato. Un progetto molto importante ed atteso dalla frazione di S.Maria La Stella, da tempo in grandissima espansione». Via Montale infatti è la strada
parallela alla principale via S.Maria La Stella e, nelle intenzioni dell’amministrazione
comunale, il suo ampliamento consentirà una sicura decongestione del traffico
viario della frazione. «E’ un’opera - ha evidenziato il vice sindaco Finocchiaro - fortemente voluta per migliorare la viabilità di questo centro; un progetto
che si protrae da tanti anni nell’iter delle procedure burocratiche e che finalmente diventa realtà, al servizio della comunità stellese». Alla consegna dei lavori è intervenuto, oltre al sindaco Cutuli e al vice sindaco Finocchiaro, anche il
presidente del consiglio comunale Nuccio Raneri. Erano presenti, inoltre, il dirigente
dell’Ufficio Tecnico comunale, arch. Giovanna Gurreri; il direttore dei lavori, ing. Andrea Accorso; il Responsabile Unico del Procedimento, geom. Rosario Strano;
il titolare della ditta, Rosario Fresta e i consiglieri comunali Fabrizio Maccarrone, Orazio Pulvirenti, Michele Quattrocchi, Salvo Sorbello, Giuseppe Torrisi e Tuccio
Tonzuso.

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