giovedì 19 febbraio 2009

Netturbini revocano stato di agitazione


Rientrato ieri mattina lo stato di agitazione indetto dai netturbini della Geo Ambiente che operano sul territorio di Aci S. Antonio. «Appena abbiamo ricevuto notizia dell'avvenuto pagamento degli stipendi arretrati, da parte della ditta, abbiamo subito revocato lo stato di agitazione per garantire un adeguato servizio ai cittadini», ha affermato il coordinatore provinciale della Uil Luigi Veutro. La polemica era sorta allorchè i netturbini incrociarono le braccia richiedendo il pagamento degli stipendi di gennaio che, durante un incontro con l'azienda presso l'Ufficio provinciale del lavoro, erano stati promessi entro il 15 febbraio: alla scadenza del termine iniziò lo stato di agitazione che ha portato i netturbini a organizzare un'assemblea dei lavoratori di due ore lo scorso martedì.La revoca dello stato di agitazione dei lavoratori, però, non pare rasserenare i rapporti tra Comune e Geo Ambiente. Nella nota diffusa martedì dalla ditta si leggeva che «se da un lato l'azienda, finanziariamente stremata, opera ingenti sforzi per non venire meno agli impegni presi con i lavoratori e con la collettività, dal canto suo, l'amministrazione si rende inadempiente ed anzi non manca occasione per attaccare ingiustamente la ditta per transitori disagi che in alcun modo dipendono dalla Geo Ambiente che, nonostante tutto, non ha mai interrotto il servizio».Ieri il sindaco di Aci S. Antonio, Pippo Cutuli, ha così commentato: «L'amministrazione non ha offeso in alcun modo le parti in causa in questa vicenda. Avendo inoltre rispettato i pagamenti mensili degli emolumenti non vedo come possano esserci i presupposti per lo stato di agitazione attivato in questi giorni».

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