giovedì 19 febbraio 2009

Niente stipendi, i netturbini alzano la voce!


Netturbini in stato di agitazione dal 17 febbraio ad Aci S. Antonio. I lavoratori hanno indetto un'assemblea di due ore e annunciato che si asterranno dagli straordinari e dai domenicali minacciando lo sciopero per giovedì 26 febbraio.Motivo della protesta è la mancata corresponsione degli stipendi di gennaio.«La ditta Geo Ambiente ha disatteso gli accordi stipulati, lo scorso venerdì, durante l'incontro presso l'Ufficio Provinciale del Lavoro - ha affermato il coordinatore provinciale della Uil Luigi Veutro - accordi che prevedevano il pagamento delle spettanze relative al mese di gennaio entro il 15 febbraio».Sorpresa dalla vicenda è l'amministrazione comunale di Aci S. Antonio, guidata dal sindaco Pippo Cutuli, che afferma di avere provveduto al pagamento di 100 mila euro nei confronti di Geo Ambiente lo scorso 3 febbraio.«Dal momento del nostro insediamento - ha affermato l'assessore alla Nettezza urbana Giuseppe Di Stefano - siamo riusciti a recuperare l'equivalente di un mese di stipendi. La situazione, però, rimane difficile a causa del grosso debito ereditato».Nel tardo pomeriggio la situazione sembrava schiarirsi alla ventilata notizia del rientro dello stato di agitazione: circostanza prontamente smentita da Veutro che affermava: «Lo stato di agitazione è ancora in atto. Abbiamo convocato una ulteriore assemblea dei lavoratori per giovedì 19 dalle 10 alle 12 nel cantiere di Geo Ambiente»".La ditta che si occupa del servizio di igiene ambientale nel Comune di Aci S. Antonio, ha quindi diffuso una nota, tramite il proprio legale l'avvocato Giovanni Pappalardo, in cui afferma che «nonostante vanti ad oggi quasi 400 mila euro di crediti delle amministrazioni competenti per fatture già scadute, ha nella giornata di ieri comunque corrisposto gli stipendi agli operatori ecologici i quali avevano indetto l'ennesima assemblea che ha potuto certamente determinare ulteriore ritardo nell'espletamento del servizio con eventuali disagi per la cittadinanza. Se da un lato l'azienda, finanziariamente stremata, opera ingenti sforzi per non venire meno agli impegni presi con i lavoratori e con la collettività, dal canto suo, l'amministrazione si rende inadempiente ed anzi non manca occasione per attaccare ingiustamente la ditta per transitori disagi che in alcun modo dipendono da Geo Ambiente che, nonostante tutto, non ha mai interrotto il servizio.Al fine di trovare una soluzione condivisa all'annosa vicenda che ormaiseguita da molti mesi e con la speranza che non si debba aprire un contenzioso legale - conclude la nota - questa difesa ha già chiesto al prefetto della provincia di Catania, di volere indire e guidare un momento di concertazione tra tutte le parti (Comune di Aci Sant'Antonio, Ato Aci Ambiente,delegazioni delle organizzazioni sindacali e la ditta stessa), con l'auspicio che il buon senso prevalga».

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