Lo scorso 1 ottobre è cambiata la ditta che ha in appalto la gestione del servizio di raccolta nel Comune di Aci S. Antonio: Geoambiente ha lasciato il posto a Oikos, in attesa di un nuovo bando di gara. A seguito di tale cambiamento, all'Ufficio del Lavoro di Catania si è svolto un incontro tra le parti in causa e i sindacati per decidere le modalità del passaggio del personale alla nuova ditta.
«Nella riunione - si legge in una nota di Ugl - si prendeva visione dell'elenco del personale fornito dalla ditta cessante, ma, con vivo stupore si prendeva atto che l'ordinanza Sindaco era solo per 22 unità invece di 28. Le segreterie provinciali contestavano l'ordinanza del Sindaco, siglavano l'accordo per le 22 unità con richiesta di concertazione sindacale per le unità rimaste fuori. Successivamente, qualche ora dopo, si veniva a conoscenza che le unità assunte erano solo 20».
Tale decisione, secondo l'Ugl, sarebbe stata giustificata dalla carenza di fondi del Comune: «Ci pare molto strano che il sindaco si sia dimenticato di parecchie unità lavorative che hanno espletato dignitosamente servizio per parecchi anni. Così si assume la responsabilità che parecchie famiglie, che avevano raggiunto una discreta tranquillità finanziaria, adesso si ritrovano senza lavoro, senza soldi e con debiti sulle spalle non sapendo come pagarli. Al fine di veder riconosciute le giuste spettanze dei lavoratori esclusi, la Ugl preavvisa azioni sindacali, anche con dimostrazioni e sit-in».
A replicare al sindacato è l'assessore alla Nettezza urbana, Pippo Di Stefano: «La situazione è semplice: due dei ventidue operai non hanno accettato il trasferimento alla nuova ditta e, proprio all'Ufficio del Lavoro, abbiamo deciso di aumentare il monte orario dei lavoratori part-time, che sono in servizio da più tempo rispetto a coloro che hanno contratti a tempo indeterminato, tenendo venti lavoratori. Non vogliamo togliere il pane a nessuno e siamo solidali con i lavoratori ma il Comune non ha la possibilità di integrare quasi trenta operai».
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