A pochi giorni dalla nomina a vicepresidente del Consiglio comunale di Orazio Pulvirenti non accennano ancora a placarsi le polemiche per quanto avvenuto nel corso della seduta dello scorso mercoledì.
Oggi registriamo una dichiarazione del coordinatore del gruppo Cittattiva Giuseppe Rocca, all'opposizione rispetto all'amministrazione del sindaco Pippo Cutuli: «In ordine all'ultimo Consiglio comunale - ha spiegato Rocca - si deve registrare, con rammarico, l'ennesimo abuso perpetrato ai danni della trasparenza e della legalità, stavolta dalla Presidenza del Consiglio. Il funzionamento di un organo così importante, che rappresenta l'unità elementare della democrazia, deve essere improntato al rispetto dei regolamenti e non al capriccio individuale. Questi atteggiamenti antidemocratici si ripetono sempre più spesso e sono direttamente responsabili del surriscaldamento degli animi dei consiglieri comunali che non si vedono rispettati nel loro ruolo di rappresentati del popolo. Ciò detto facciamo gli auguri al neo vice presidente Orazio Pulvirenti».
La polemica cui fa riferimento Rocca è emersa allorquando il presidente Raneri ha deciso di prelevare il primo punto all'ordine del giorno (la nomina del vicepresidente) riscontrando l'opinione contraria dei consiglieri d'opposizione (Pd, Pdl e Cittattiva appunto) che intendevano invece discutere una mozione, firmata da sei consiglieri comunali e inserita anch'essa nell'ordine del giorno della seduta dello scorso mercoledì, relativa all'attività ed efficienza dell'Ufficio tecnico urbanistica e della Commissione edilizia comunale: secondo l'opposizione la mozione avrebbe dovuto essere discussa prima di ogni altro punto secondo quanto previsto dal regolamento.
Contrario alla posizione dell'opposizione il presidente Nuccio Raneri, Mpa: «La pretesa vantata dall'opposizione si fondava solo su un'interpretazione propria del regolamento. Non ci sono state irregolarità finora. Qualcuno fino a poco tempo fa paventava di occupare l'aula senza la nomina del vicepresidente e lo abbiamo accontentato. Sino ad oggi sono sempre stato trasparente e garante delle posizioni di tutti i consiglieri comunali di maggioranza e d'opposizione».
Oggi registriamo una dichiarazione del coordinatore del gruppo Cittattiva Giuseppe Rocca, all'opposizione rispetto all'amministrazione del sindaco Pippo Cutuli: «In ordine all'ultimo Consiglio comunale - ha spiegato Rocca - si deve registrare, con rammarico, l'ennesimo abuso perpetrato ai danni della trasparenza e della legalità, stavolta dalla Presidenza del Consiglio. Il funzionamento di un organo così importante, che rappresenta l'unità elementare della democrazia, deve essere improntato al rispetto dei regolamenti e non al capriccio individuale. Questi atteggiamenti antidemocratici si ripetono sempre più spesso e sono direttamente responsabili del surriscaldamento degli animi dei consiglieri comunali che non si vedono rispettati nel loro ruolo di rappresentati del popolo. Ciò detto facciamo gli auguri al neo vice presidente Orazio Pulvirenti».
La polemica cui fa riferimento Rocca è emersa allorquando il presidente Raneri ha deciso di prelevare il primo punto all'ordine del giorno (la nomina del vicepresidente) riscontrando l'opinione contraria dei consiglieri d'opposizione (Pd, Pdl e Cittattiva appunto) che intendevano invece discutere una mozione, firmata da sei consiglieri comunali e inserita anch'essa nell'ordine del giorno della seduta dello scorso mercoledì, relativa all'attività ed efficienza dell'Ufficio tecnico urbanistica e della Commissione edilizia comunale: secondo l'opposizione la mozione avrebbe dovuto essere discussa prima di ogni altro punto secondo quanto previsto dal regolamento.
Contrario alla posizione dell'opposizione il presidente Nuccio Raneri, Mpa: «La pretesa vantata dall'opposizione si fondava solo su un'interpretazione propria del regolamento. Non ci sono state irregolarità finora. Qualcuno fino a poco tempo fa paventava di occupare l'aula senza la nomina del vicepresidente e lo abbiamo accontentato. Sino ad oggi sono sempre stato trasparente e garante delle posizioni di tutti i consiglieri comunali di maggioranza e d'opposizione».
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