sabato 22 novembre 2008

Lavinaio, petizione per la scuola



È stata avviata ieri, su iniziativa del consigliere comunale santantonese Giuseppe Torrisi, una petizione popolare per sollecitare la locale amministrazione a compiere interventi urgenti nella scuola elementare della frazione di Lavinaio. Un atto, quest’ultimo che è stato deciso da Torrisi in seguito alle numerose richieste ricevute
dagli stessi genitori degli alunni che frequentano il plesso. «Ho sentito il dovere - spiega Giuseppe Torrisi - di portare all’attenzione del primo cittadino, attraverso la
petizione, una problematica di interesse collettivo, particolarmente sentita
a Lavinaio». Nei prossimi giorni il documento verrà ufficialmente consegnato
al primo cittadino, Pippo Cutuli. «Consapevoli del fatto che l’Amministrazione
comunali non ha la bacchetta magica e quindi non può consegnare alla collettività una nuova struttura in tempi brevi -si legge tra l’altro nella petizione- chiediamo di
arginare il problema attraverso interventi utili ed immediati, necessari per migliorare la qualità della vita dei nostri figli». Nell’elenco che è stato stilato figurano
così la realizzazione di una tettoia lungo la scalinata d’ingresso della scuola (per riparare i bambini in caso di maltempo), la fornitura di nuovi riscaldamenti
e la manutenzione straordinaria di quelli esistenti; infine la sostituzione degli infissi non funzionanti e dei vetri rotti. Appresa la notizia della raccolta di firme in corso e del contenuto della petizione, il sindaco Pippo Cutuli, si è detto pronto a rispondere alle richieste dei genitori. «Si tratta di interventi manutentivi - ha detto il primo cittadino - che rientrano tra quelli di ordinaria amministrazione e che saranno
quindi realizzati a breve. Per quanto riguarda invece la nuova scuola, in
grado di soddisfare le esigenze di una comunità in continua crescita, questa
amministrazione ha già attenzionato il problema. Sono stati infatti compiuti
dei sopralluoghi nel corso dei quali sono state individuate delle aree in grado di accogliere le nuove strutture».

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