Una conferenza in Municipio per snocciolare cifre ufficiali e per rispondere "prove alla mano" al movimento civico CittAttiva che il giorno precedente aveva annunciato di aver depositato ricorso al Tar avverso all’aumento del 20% della Tarsu, la tassa sulla raccolta dei rifiuti, varato nel settembre scorso con una determina sindacale.
Il sindaco Pippo Cutuli, definendo il ricorso "inopportuno e fuori luogo", ha voluto fare chiarezza non solo sulla problematica Tarsu ma anche sulla delicata situazione economica del Comune santantonese. «L’aumento della tassa non è stato certo un nostro capriccio - ha commentato Cutuli - si è soltanto applicata la legge. Non si voleva affatto mettere in difficoltà la cittadinanza, alla quale abbiamo anche
chiesto scusa per il balzello, ma dovevamo intervenire in maniera decisa per fronteggiare l’ampio debito trovato». Il primo cittadino ha sottolineato che, pur
con l’aumento praticato, la nuova aliquota della Tarsu, fissata nel 2,60%, rimane comunque più bassa di quella dei vicini Comuni di Acireale (2,64%), Acicatena (2,80%) e quasi la stessa di Aci Bonaccorsi (2,59%). «La situazione trovata è molto difficile, pesante e onerosa - ha proseguito Cutuli - abbiamo un debito totale che si aggira sui 7 milioni di euro, di cui quasi 4 milioni solo per la spazzatura. Un debito straordinario che ho ereditato e che, per evitare il dissesto, va affrontato. Insieme con tutta la Giunta si sta lavorando ogni giorno con impegno e sacrificio per rimediare
alla pesante crisi». Alla conferenza hanno partecipato il vice sindaco Stefano Finocchiaro, l’assessore ai Tributi, Antonio Licciardello, gli assessori Michelangelo
Privitera e Carmela Santamaria e l’assessore alla Nettezza urbana, Pippo Di Stefano,
critico nei confronti dei precedenti amministratori i quali hanno consentito «che la situazione finanziaria del Comune degenerasse».
Aci S.Antonio e dintorni!
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