Le cose vanno male a Roma, ancora peggio a Palermo, e anche a Catania non vanno bene. Ma ad Aci Sant’Antonio è, addirittura, un disastro! Opere pubbliche iniziate da più di un anno e lasciate incomplete (ad es. parcheggi) – per inciso, non previste né nel PRG, né nel Piano triennale delle opere pubbliche – ed anche quelle previste e per le quali è stato acceso apposito mutuo (vedi Scuola di Santa Maria La Stella), vengono procrastinate sine die. La raccolta differenziata è sconosciuta, mentre i costi della tassa rifiuti sono altissimi e alla scadenza del contratto con la ditta appaltatrice, anziché procedere alla gara, si è dato affidamento diretto, con ordinanza sindacale, ad nuova ditta per la modica cifra di quasi 100 mila euro per ogni mese, mentre arriva il decreto ingiuntivo e il successivo atto di pignoramento da parte dell'A. T. O. Aciambiente s.p.a. di quasi 2 milioni di euro. Contemporaneamente si assiste ad uno scadimento dei servizi; ancora più odioso se a farne le spese sono i bambini e le categorie più deboli. Ad esempio, vengono raddoppiate le tariffe dello scuolabus comunale, dove la quota annua per il trasporto scolastico interno è passata da 80 a 160 euro. Vero è che si tratta di servizi a domanda individuale, ma in tempo di grave crisi economica rappresenta anche questo un aggravio non indifferente per le famiglie. La cosa peggiore è che non vengono più assicurati servizi obbligatori quali gli abbonamenti mensili gratuiti per gli studenti delle scuole superiori, in assoluto spregio dell’obbligo scolastico, trattandosi in gran parte di spese coperte da trasferimenti regionali (L. R. n° 22/86). Mentre si paventa triplicato il costo della refezione scolastica senza che venga effettuato il servizio e non viene avviato il tempo prolungato alla scuola materna, si pensa di potere effettuare i lavori di ristrutturazione dell’asilo nido nel periodo scolastico, lasciando così l’utenza priva di un prezioso servizio. Apprendiamo, inoltre, del mancato pagamento dei buoni libro. Nella scuola materna di Via Stazzone il cortile ha necessità di urgenti interventi di scerbatura e, più che essere composto da graziose aiuole, assomiglia sempre più ad un bosco con pericolo di incendi e con la presenza di animali selvatici. Tra dimissioni annunciate e non ufficializzate di vari assessori e mentre gli scrutatori aspettano ancora il pagamento degli emolumenti per i servizi resi in occasione della consultazione referendaria, i cittadini delusi e amareggiati aspettano, quì come altrove, le prossime elezioni comunali.
Il capogruppo de "La Destra" in Consiglio provinciale
dott. Enzo D'Agata
Queste le parole del Consigliere Provinciale, con un comunicato stampa rilasciato il 6 Ottobre. Adesso vi propongo invece un video, alquanto interessante, di Rosario Sardella e Vincenzo Barbagallo, pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno, che spiega la situazione Santantonese.
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