lunedì 6 settembre 2010

SAT: il tempo passa, ma non cambia nulla



Sono passati diversi mesi da quando, ultimo atto prima di lasciare il campo definitivamente alle trattative su altri tavoli, i lavoratori della Sat, l'azienda santantonese in stato d'insolvenza da oltre un anno e mezzo, smontarono la tenda-presidio che per mesi aveva rappresentato la loro lotta davanti ai cancelli dell'azienda in via S. Onofrio ad Aci S. Antonio.
Sono passati tanti giorni e, secondo i lavoratori, sono trascorsi invano: niente si è mosso, infatti, dopo le promesse lanciate ai tanti tavoli di trattativa realizzati prima nella sala del Consiglio comunale santantonese e poi direttamente presso gli assessorati regionali competenti, la scorsa primavera.
La situazione, per le 150 famiglie il cui tenore di vita dipende necessariamente dal reddito degli operai Sat, si fa ormai drammatica: uno stillicidio, un giorno dopo l'altro, che terminerà la sera del prossimo 8 settembre, quando anche la Cassa integrazione (già concessa in deroga una prima volta sei mesi fa) avrà fine: l'unica speranza, almeno nel breve periodo, è che il tribunale fallimentare faccia richiesta di una ulteriore deroga di quattro mesi alla Regione. Almeno per aver ancora altro tempo e trovare una soluzione.
«La vertenza purtroppo si è arenata - ha commentato Giuseppe Di Mauro, ex Rsu Sat che ha seguito l'intera vicenda - e i lavoratori non comprendono il perchè. Ci sentiamo abbandonati da tutti: la classe politica di ogni livello non si è più interessata al nostro importante caso. Solo l'assessore regionale Lenaza ci segue costantemente. Servono per forza azioni eclatanti per attirare l'attenzione della politica?».
L'azienda, gli scorsi mesi, ha subìto lo smantellamento dei macchinari che gli operai hanno da sempre temuto: «Nessuno, forse, né a livello locale né a livello regionale si è reso conto - continua Di Mauro - che ciò che è avvenuto nella Sat ha impoverito non soltanto i 150 lavoratori, ma anche il territorio. Si è persa un'eccellenza dell'alta tecnologia che per decenni è stata il vanto dell'industria della provincia di Catania e in pochi mesi abbiamo perso tutto».
Il 9 settembre, in assenza di una deroga degli ammortizzatori sociali, i lavoratori della Sat entreranno in mobilità: saranno disoccupati.
«Centocinquanta lavoratori senza più un posto di lavoro - ha concluso Di Mauro- sono un'emergenza non solo lavorativa, ma anche sociale, che non può e non deve passare inosservata: l'unica prospettiva è quella di trovare un progetto di ricollocazione degli operai che sia serio e che dia garanzie»


1 commento:

Aci Sant'Antonio e dintorni! ha detto...

Perfetto il cambio è stato effettuato! A presto

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