venerdì 25 giugno 2010

Lavoratori Sat denunciati: In 35 accusati di minacce e violazione di domicilio


In attesa della cassa integrazione, i lavoratori della Sat stanno ricevendo denunce per fatti, accaduti negli scorsi mesi, nello stabilimento di via S. Onofrio. Destinatari sono 35 lavoratori accusati di vari reati, dalle minacce alla violazione di domicilio. Le denunce si riferiscono a quanto accaduto un anno fa, il 15 luglio 2009, quando i cancelli della Sat rimasero chiusi davanti al commissario giudiziale, Salvatore Nicolosi, e al commissario liquidatore, Antonio Gurrisi, che tentarono di entrare nello stabilimento; l'altro episodio, invece, fa riferimento ai fatti accaduti lo scorso 18 febbraio, quando una ditta tentò di asportare alcuni macchinari acquisiti in aste fallimentari. La notizia delle denunce ha, ovviamente, destato scalpore: «E' incomprensibile - ha affermato Giuseppe Di Mauro, ex rsu Sat - ciò che sta avvenendo. Come spiegare che al danno di avere perso il lavoro si aggiunge la beffa della denuncia penale? Come si spiega una denuncia quando le azioni sono servite solo per tentare di salvare il nostro posto di lavoro? Perché veniamo trattati da criminali? Siamo onesti lavoratori e tali vorremmo essere considerati».
Diverse le reazioni. Così il sindaco di Pippo Cutuli: «E' un fatto increscioso che lascia l'amaro in bocca: speriamo che tutto si risolva al meglio perché, se qualcosa è successo, era solo intemperanza, non certo violenza».
«Esprimiamo - si legge in una nota diffusa dai coordinatori del Pd e del movimento Cittattiva, Mariagrazia Leone e Giuseppe Rocca - solidarietà ai 35 operai denunciati e a tutti gli altri che attorno a loro si sono stretti. Contro l'arroganza e la spudoratezza di chi, dopo avergli tolto il diritto al lavoro, tenta pure l'intimidazione "legale", accanendosi su situazioni economiche già fragili». Insomma dopo il danno anche la beffa.

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