Nemmeno una goccia d'acqua. Da oltre dieci giorni e gli abitanti della frazione santantonese di Monterosso hanno manifestato, nei giorni scorsi, il proprio dissenso al sindaco Pippo Cutuli. «L'estate ancora non è ufficialmente entrata e le segnalazioni di disservizi idrici iniziano già a registrarsi numerose - ha spiegato il primo cittadino - da una decina di giorni Monterosso e la via Sottomonterosso sono completamente senz'acqua. Rubinetti all'asciutto anche in un'ampia zona residenziale che ricade all'altezza di via Matteotti, angolo via Tavolone». Le rimostranze sono state inevitabilmente girate alla società che gestisce il servizio idrico santantonese, l'Acoset, al centro da giorni di infuocate polemiche che, ha spiegato il sindaco, «ha eretto un vero e proprio muro di gomma, risulta sorda ad ogni appello e addirittura non risponde né al sindaco né ai vigili urbani, all'Ufficio tecnico e agli stessi cittadini-utenti».
«Una situazione intollerabile», l'ha definita il primo cittadino Cutuli, che ha anche lanciato una proposta: «Mi dichiaro disponibile fin da ora a cedere un locale comunale all'Acoset, in modo che l'azienda possa assumersi le giuste responsabilità istituendo uno sportello ad Aci S. Antonio, in grado di rispondere direttamente e tempestivamente alle esigenze della cittadinanza che, ribadisco, sono numerose e continue».
Risponde l'Acoset attraverso l'ufficio stampa: «In questi ultimi giorni nessun reclamo per disservizi, nella zona di Monterosso, è stato registrato dal nostro contact center (tel. 095-360133), in funzione h 24. Nel fine settimana scorso 11 reclami pervenuti, ma da altra zona di Aci S. Antonio per uno stacco dell'ex pozzo Aisa, non preventivato e non annunciato e del quale l'ufficio tecnico aziendale è venuto a conoscenza soltanto lunedì 14. Tre reclami sono pervenuti via fax per contatori otturati, uno per manutenzione sulla rete e due per perdite in via Tropea-Ungaretti: tutti esitati. Ieri pomeriggio un reclamo per via Aldo Moro 22-24. Come fa l'Azienda a intervenire se i disservizi non vengono segnalati agli uffici competenti? Per contattare l'Acoset, oltre al citato contact center, esistono ben 7 linee telefoniche utilizzate dai quasi 90mila utenti, i sindaci utilizzano il numero diretto della presidenza e i vigili urbani o gli uffici tecnici comunali il cellulare della reperibilità».
La soluzione??? non se ne vede l'ombra.
«Una situazione intollerabile», l'ha definita il primo cittadino Cutuli, che ha anche lanciato una proposta: «Mi dichiaro disponibile fin da ora a cedere un locale comunale all'Acoset, in modo che l'azienda possa assumersi le giuste responsabilità istituendo uno sportello ad Aci S. Antonio, in grado di rispondere direttamente e tempestivamente alle esigenze della cittadinanza che, ribadisco, sono numerose e continue».
Risponde l'Acoset attraverso l'ufficio stampa: «In questi ultimi giorni nessun reclamo per disservizi, nella zona di Monterosso, è stato registrato dal nostro contact center (tel. 095-360133), in funzione h 24. Nel fine settimana scorso 11 reclami pervenuti, ma da altra zona di Aci S. Antonio per uno stacco dell'ex pozzo Aisa, non preventivato e non annunciato e del quale l'ufficio tecnico aziendale è venuto a conoscenza soltanto lunedì 14. Tre reclami sono pervenuti via fax per contatori otturati, uno per manutenzione sulla rete e due per perdite in via Tropea-Ungaretti: tutti esitati. Ieri pomeriggio un reclamo per via Aldo Moro 22-24. Come fa l'Azienda a intervenire se i disservizi non vengono segnalati agli uffici competenti? Per contattare l'Acoset, oltre al citato contact center, esistono ben 7 linee telefoniche utilizzate dai quasi 90mila utenti, i sindaci utilizzano il numero diretto della presidenza e i vigili urbani o gli uffici tecnici comunali il cellulare della reperibilità».
La soluzione??? non se ne vede l'ombra.
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