giovedì 14 aprile 2011

Modificate le norme di attuazione del PRG


In attesa che il nuovo Piano regolatore generale di Aci S. Antonio concluda il suo, lungo, iter appena iniziato, il consiglio comunale santantonese, nei giorni scorsi, ha esitato un fondamentale mutamento delle norme attuative al Prg tuttora in vigore.
Le scelte adottate, nelle aspettative dell'intera classe politica santantonese, serviranno a ridurre la burocrazia nel settore costruzioni e a tutelare tutte le diverse aree (centro storico, residenziale, artigianale, agricolo ecc.) presenti nel vasto comune dell'acese.
Nel corso di un'affollata conferenza stampa le modifiche sono state presentate alla città: "Si tratta di un traguardo particolarmente importante raggiunto dall’Amministrazione e dal Consiglio Comunale –ha spiegato il presidente del Consiglio comunale Nuccio Raneri-. Ciò è stato dovuto ad una concertazione globale che, al termine di un ampio dibattito, ha consentito di ottenere anche il consenso della minoranza sul 90% della delibera relativa alle norme di attuazione del PRG; norme che danno una precisa regolamentazione rispetto a quella che, fino ad oggi, è stata un po’ un’aggressione non controllata del territorio di Aci S. Antonio. Inizieremo a parlare del PRG, altra tappa importante perché dopo 20 anni si compie una revisione della zona di S. Maria La Stella che era stata stralciata e che quindi non aveva una precisa conformazione. Desideriamo che ci sia uno sviluppo della Città, col raggiungimento di determinati obiettivi, però sempre attraverso una precisa regolamentazione”. Le caratteristiche delle linee guida seguite nell'elaborazione delle variazioni delle norme sono state spiegate con sapienza dall'assessore all'Urbanistica Michelangelo Privitera: “Dopo 20 anni, con l’atto compiuto, abbiamo cercato di eliminare una serie di passaggi burocratici in modo che intanto le autorizzazioni vengano rilasciate con maggiore speditezza. E poi abbiamo cercato di sistemare le varie zone, segnatamente la “A”. Nel centro storico si registra infatti la fuga delle persone perché non si può modificare l’esistente. Attraverso le norme inserite si consente di rinnovare il tessuto urbano nel centro storico con le stesse caratteristiche architettoniche dell’epoca in cui è stato costruito. Quindi il centro storico non sarà stravolto ma diventerà soltanto più vivibile. Inoltre abbiamo cercato di sistemare le zone “B” e “C” in modo da eliminare le sperequazioni presenti. Il punto più importante è infine relativo alla zona agricola, quella zona in cui non si dovrebbe costruire, anche se una serie di norme ne consentono l’edificazione. Abbiamo insomma inserito nuove norme con l’obiettivo di preservare il territorio. Quel poco di verde che ci resta lo dobbiamo conservare e tutelare. E questo forse è un problema che soltanto noi, in Sicilia, siamo stati oggi così forti e coraggiosi da affrontare”. Infine il sindaco Cutuli ha mostrato la propria soddisfazione: “Fin dal mio insediamento l’obiettivo PRG è stato tra i principali, visto che è ormai scaduto da 20 anni e la gente si attende da noi delle precise risposte. Stasera si inizia la discussione di questo argomento, al quale i tecnici hanno lavorato tantissimo e che ha registrato tutti i visti di competenza da parte delle varie commissioni. Mi auguro che si affronti l’argomento nel corso di un dibattito politico pacato e sereno perché si tratta di tematiche che incidono sulla nostra collettività. Mi auguro altresì che si possano bruciare i tempi per avere a fine legislatura il Piano Regolatore Generale approvato dal CRU (Comitato Regionale Urbanistica)”.

www.ecodelleaci.it

Nessun commento:

Sponsorizzati qui!

Affiliazione