Ad Aci S. Antonio torna l'emergenza rifiuti. Tutte le strade e le piazze del centro e delle frazioni si sono infatti già riempite di cumuli di spazzatura a causa dello stato di agitazione dei netturbini.La protesta è stata avviata lo scorso 7 gennaio, con la sospensione dei turni di lavoro straordinari. Una protesta che è stata decisa dalle sigle sindacali di Uil e Cgil -spiegano gli stessi rappresentanti - a causa dell'assenza di precise garanzie in merito al pagamento della mensilità di dicembre e della tredicesima ai lavoratori del cantiere santantonese. Le sigle sindacali hanno inoltre già programmato una giornata di sciopero per lunedì 19 gennaio. Insomma la situazione diventa incandescente e Aci Sant'Antonio torna sporca. Incredula si dice l'amministrazione comunale (rappresentata in questo caso dal sindaco Pippo Cutuli e dall'assessore al ramo, Pippo Di Stefano) per la quale «appare ingiustificabile il raffreddamento occupazionale degli operatori ecologici della ditta Geoambiente che operano sul territorio santantonese». «L'amministrazione comunale - si legge ancora in una nota che è stata diffusa ieri mattina - si è adoperata con un mandato di pagamento di 97 mila euro emesso lunedì scorso in maniera tempestiva, per favorire il pagamento degli stipendi e nonostante le difficoltà scaturenti dalla gestione della nuova tesoreria comunale (che da Aci S. Filippo è stata riportata ad Aci S. Antonio dal primo gennaio scorso)». «Allo spirito di collaborazione promosso da quest'amministrazione comunale - conclude poi il documento - si contrappone un atteggiamento privo di ogni logica che è volto solo a produrre disservizi».
Nessun commento:
Posta un commento