La vicenda risale a qualche settimana fa: l'allargamento di via Montale, nella frazione santantonese di S. Maria la Stella, ha comportato l'inglobamento di due esemplari di "Grevillea robusta" all'interno del nuovo marciapiede. Il sindaco Pippo Cutuli fu categorico nell'evidenziare la necessità di salvaguardare la sicurezza, anche a costo di abbattere gli alberi. A parlare, oggi, è il proprietario delle piante, alte circa venti metri, colui che 33 anni fa le piantò all'interno del grande cortile davanti casa. Sebastiano Barbagallo è un amante della natura e, insieme alla moglie Monia, si sta impegnando a fondo per tentare di convincere chi di dovere a non abbattere gli alberi: «E' possibile fare piccoli interventi per mantenere le piante e salvaguardare pedoni e passanti: si può tagliare la parte più esterna di alcune radici garantendo un passaggio di oltre novanta centimetri. Si può sfrondare la chioma per evitare la caduta di rami. Si può fare in modo che le auto sostino dal lato degli alberi per evitare che siano un pericolo per i passanti - ha spiegato Barbagallo - sarei stato disposto ad abbattere le piante se avessero causato davvero un pericolo, ma le alternative esistono e credo sia davvero grave compiere questo scempio». Dopo la raccolta firme, Barbagallo ha annunciato di avere informato del fatto anche il Corpo Forestale: «Al momento i lavori sono fermi anche a causa degli alberi - ha commentato il sindaco Pippo Cutuli - mi riservo in futuro di procedere in un modo o nell'altro, cercando sempre di salvaguardare al meglio la sicurezza».
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