Legambiente Catania ha denunciato alla magistratura l'operato del Comune di Aci S. Antonio in relazione a possibili "nuove aggressioni agli ultimi frammenti del mitico Bosco di Aci": si tratterebbe della distruzione di una rilevante porzione di area boschiva. La denuncia segue quella dello scorso mese di aprile, allorché la stessa associazione ambientalistica, che ha a cuore l'antica area che si estende a est della frazione di Monterosso e a nord di quella di Lavinaio e che rappresenta l'ultima traccia dell'antichissimo bosco che copriva buona parte del territorio delle Aci, denunciò la realizzazione di villette e costruzioni all'interno delle aree sottoposte a tutela normativa. «I boschi oggetto di tali manomissioni - affermano gli ambientalisti - hanno caratteristiche tali da essere tutelati a tutti gli effetti di legge. Malgrado ciò, il Comune di Aci S. Antonio ha rilasciato concessioni edilizie e la Soprintendenza ha fornito nulla osta senza verificare che le relative aree ricadono nei boschi (e nelle relative fasce di rispetto) individuati da essa stessa». Chiamato direttamente in causa, il Comune risponde alle accuse con l'arch. Giovanna Gurreri, capo del Settore Urbanistica, che ha così commentato la notizia della denuncia da parte di Legambiente: «Questo Ente lavora con l'obiettivo di tutelare i beni paesaggistici e in particolare i boschi. Infatti, ha già emesso diverse ordinanze di sospensione lavori e provvedimenti repressivi per attività edilizie su zone vincolate e su aree Sic (sito di interesse comunitario). Tuttavia, lo stesso Ente non può esimersi, davanti a richieste di concessioni edilizie che sono fornite di parere favorevole della Sovrintendenza di Catania che vigila sulla tutela dei beni paesaggistici, a rilasciare il provvedimento richiesto. Si auspica che la Regione e gli enti preposti alla tutela dei suddetti beni possano emanare in tempi brevi uno specifico decreto di approvazione dello studio agricolo predisposto per il piano paesaggistico, in corso di realizzazione, affinché tutti gli enti possano applicarlo». Affatto preoccupato della denuncia appare il sindaco Pippo Cutuli: «Dal mio insediamento non è stata esitata nessuna concessione edilizia per l'edificabilità in dette zone. Si tratta, in ogni caso, di vecchie istanze valutate favorevolmente dalla precedente amministrazione».
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