(Intervista a Totò Leotta, presidente della Task Force provinciale del lavoro)
(intervista al sindaco Cutuli)
Momenti di tensione si sono vissuti la mattina del 15 maggio nella sala mensa della Sat, l'azienda santantonese in stato di liquidazione: i 160 lavoratori (in verità erano presenti molti meno) ormai esasperati dall'assenza sia di uno stipendio da quattro mesi che da una prospettiva lavorativa certa hanno manifestato anche con foga, seppur sempre in modo civile, il proprio disagio e la propria frustrazione verso una situazione che subiscono e che, anzi, in passato hanno sempre cercato di evitare con grandi sacrifici. L'azienda, come detto, è in stato di liquidazione; il proprietario, l'ing. Mario Paoluzzi, in azienda non si vede più: i rapporti con i lavoratori sono ormai nulli e comunque affidati agli organi fallimentari. A fronte della promessa di salvaguardare innanzitutto i posti di lavoro, fatta nel mese di marzo durante il primo incontro con le autorità politiche, "la proprietà è fuggita" affermano i sindacati che accusano la stessa di voler smembrare a pezzi i beni aziendali per evitare il fallimento e, magari, rivendere i beni a società vicine. Questo il comunicato ufficiale di Luca Vecchio, segretario generale UGL Metalmeccanici del 4 maggio 2009: "Dal 2006 ho sostenuto con forza e denunciato, a volte in modo impopolare, l’ipotesi di una strategia aziendale che secondo il mio parere mirava alla delocalizzazione verso le low cost area, a scapito delle maestranze. Oggi purtroppo i fatti ci danno ragione. Invero, nel ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo depositato presso il Tribunale civile sezione fallimentare di Catania si intuisce l’intenzione di pilotare l’operazione di delocalizzazione con la presenza della societa’ SAIRA S.r.l., il cui amministratore unico risulta essere agli atti lo stesso della SAT.Inoltre e’ reso manifesto l’interesse da parte della societa’ Interplex Holding Inc per l’acquisto di tutti gli asset della SAT di cui, sempre l’ex proprietario della stessa risulta essere socio.A questo punto non ci stupirebbe un’ulteriore partecipazione di quest’ultimo, nell’azienda SOFMAG SARL che ha avanzato una proposta di acquisto della partecipazione sociale detenuta da SAT in Auge SAT Maroc.Interplex e Auge SAT Maroc svolgono le stesse attività manifatturiere che la SAT svolgeva prima di essere posta in liquidazione"Se tutto ciò fosse confermato dalle verifiche che i lavoratori hanno detto di voler svolgere tramite i sindacati avremmo davvero un quadro più chiaro dell'intera vicenda.Tante le personalità politiche intervenute all'incontro: il sindaco di Aci S. Antonio Pippo Cutuli, l'assessore provinciale al Lavoro Francesco Ciancitto, i consiglieri provinciali Enzo D'Agata e Antonio Tomarchio, i deputati regionali Nicola D'Agostino e Concetta Raia, i deputati nazionali Giuseppe Berretta e Giovanni Burtone."Al di là della rabbia, giusta e sacrosanta, dei lavoratori -ha commentato dopo l'incontro l'on. D'Agostino- ho notato una grande maturità da parte loro. Occorre dire con chiarezza che non è certo facile trovare oggi una soluzione alla vertenza; serve infatti un progetto industriale e soprattutto un nuovo imprenditore intenzionato a rilevare l'azienda. Si potrebbe inoltre tentare la soluzione, avanzata quest'oggi da altri rappresentanti politici, di creare una cooperativa dei lavoratori. Acquisita la cassa integrazione, è venuto insomma il momento di pensare al futuro e capire chi e come può sostituirsi all'imprenditore che va via, in modo da conservare un'attività lavorativa che dà lustro ad un intero territorio".“E' necessario creare un tavolo istituzione tra Regione e Provincia per capire quali strade intraprendere per salvare l'azienda Sat” ha affermato l'on. Raia secondo cui "Il tavolo dovrà formulare una richiesta di intervento al governo nazionale perchè si individui una soluzione imprenditoriale diversa. La società, in stato di liquidazione, rischia di venire smantellata”. “La politica deve fare la sua parte – prosegue la parlamentare– perchè l'azienda Sat rappresenta un'eccellenza che il territorio siciliano non può permettersi di perdere”.“Sono sempre presente e vicino ai lavoratori –ha infine affermato il sindaco di Aci S. Antonio Pippo Cutuli-. Fino ad oggi mi sono impegnato tanto in questa vertenza (e il riconoscimento della cassa integrazione dimostra ciò) e continuerò a farlo anche in futuro. Occorre però iniziare a ragionare diversamente, con interlocutori imprenditoriali diversi da quelli che abbiamo avuto fin qui. Abbiamo ancora otto mesi di tempo per poter lavorare seriamente ed individuare nuove soluzioni per la Sat e per far ciò occorre istituire un tavolo di concertazione che riunisca tutte le parti in causa. Non vogliamo insomma che l’azienda, prestigiosa risorsa per il territorio, smobiliti e vada via”.
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