Giunge a una prima conclusione la vicenda dei lavoratori della Sat, l'azienda specializzata in tranciatura fine destinata alla componentistica microelettronica con sede ad Aci S. Antonio: infatti, è stata firmata ieri, all'Ufficio provinciale del lavoro, la cassa integrazione guadagni in deroga, che concede ai lavoratori una boccata d'ossigeno dopo che a dicembre scorso era scaduta la Cig e a gennaio la produzione si era interrotta per mancanza di commesse. L'accordo prevede l'integrazione dei guadagni di tutti i 160 lavoratori con fondi regionali per un importo, relativo ai massimali annuali calcolati dall'Inps, che sarà pari a circa l'80% dello stipendio fino al 31 dicembre.«Vogliamo ringraziare innanzitutto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e il sindaco di Aci S. Antonio, Pippo Cutuli - dice Giuseppe Di Mauro, della Uilm, in rappresentanza dei lavoratori - che sono stati accanto a noi sin dall'inizio. Ringraziamo anche gli onorevoli regionali Nicola D'Agostino e Concetta Raia, oltre al deputato Giovanni Burtone. Sono stati tutti fondamentali ma vogliamo sia chiaro che questo è solo il primo passo verso un piano industriale che consenta alla Sat di ripartire com'è nella storia dell'azienda».«Un primo, importante obiettivo è stato raggiunto - ha commentato il sindaco di Aci S. Antonio, Cutuli -. Ci eravamo esposti in prima persona affinché questa cassa integrazione fosse accordata e dobbiamo ringraziare in particolar modo il presidente Lombardo per il suo impegno, che si è rivelato decisivo. Occorre adesso convocare al più presto un tavolo tecnico perché vorrei che la Sat non chiudesse e che questi dodici mesi di Cigs rappresentassero solo un transito dalla vecchia a una nuova proprietà in grado di rilanciare la prestigiosa azienda».
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