"A proposito del botta e risposta fra i consiglieri di maggioranza e di minoranza su gettonopoli, noi che non avevamo rappresentanti nella consiliatura scorsa, diciamo la nostra.
Apprendiamo con piacere che sono stati ridotti i costi della politica con un apprezzabile risparmio rispetto al passato e la cosa non può che rallegrarci.
Allo stesso tempo, al di là dei toni trionfalistici, non possiamo non rilevare che ci vuole una bella faccia tosta a voler apparire come moralizzatore e/o verginello, da chi era presente nel consiglio comunale precedente;
a meno che non si tratti di una tardiva ammissione di colpa.
Ci riferiamo:
Tralasciamo (perchè non firmatari del manifesto) i consiglieri di minoranza Puglisi, Adorno, Pulvirenti, Maccarrone, Sapuppo anch’essi consiglieri di lungo corso.
Condividiamo però la loro proposta di abbattimento dei costi con la rinuncia al gettone di presenza e il dimezzamento delle indennità degli amministratori, di cui cogliamo lo spirito positivo: nel momento in cui si chiedono enormi sacrifici ai cittadini bisogna dare esempi concreti!
D'altronde che senso ha l'indennità del Presidente del Consiglio Comunale se il Consiglio si riunisce solo 5 volte in sei mesi?
Hanno voluto fare i moralizzatori proclamando, con toni trionfalistici, la riduzione dei costi della politica così come hanno fatto quando hanno votato il dissesto volendo passare come salvatori della patria, ma tutti sappiamo che sono gli stessi che hanno contribuito a provocarlo.
Solo per fare memoria alleghiamo una nota dell'allora Presidente del Consiglio comunale Enzo D'Agata in cui, senza toni trionfalistici, sono elencati i consigli, le commissioni e le delibere votate nel periodo 1994-1998 quando il gettone di presenza era una decina di euro per il Consiglio e la metà per le commissioni ordinarie mentre nulla era dovuto per le numerose commissioni speciali che si svolsero, sottolineando che non vi è tema di confronto fra la quantità e qualità di provvedimenti deliberati da quel Consiglio Comunale e i successivi, questo quando ad imporlo non c'era nessuna spending review nè sito istituzionale per comunicarlo, ma solo un obbligo morale e la voglia di informare i cittadini.
Tutto ciò per ricordare che fare politica deve essere servizio alla propria comunità.
https://www.facebook.com/notes/enzo-dagata/replica-al-vice-sindaco-di-aci-santonio-nuccio-raneri-e-ai-consiglieri-di-maggio/709063315816460?pnref=lhc
Allo stesso tempo, al di là dei toni trionfalistici, non possiamo non rilevare che ci vuole una bella faccia tosta a voler apparire come moralizzatore e/o verginello, da chi era presente nel consiglio comunale precedente;
a meno che non si tratti di una tardiva ammissione di colpa.
Ci riferiamo:
- Al Sindaco Santo Caruso che è stato assessore e consigliere interrottamente dal 1998;
- Al Vice Sindaco Nuccio Raneri - Presidente del Consiglio Comunale dal 2008 al 2013 - quindi principale responsabile di quanto denunciato nel manifesto della maggioranza (a meno che non si tratti di autodenuncia);
- All'Assessore Roberto Di Salvo consigliere sin dal 1990 e poi dal 2000 al 2008;
- All'Assessore Santo Romano consigliere dal 1998 al 2003 e nel 2013;
- Al Consigliere Roberto Licciardello consigliere dal 1998 ad oggi;
- Al Presidente del consiglio Antonio Scuderi consigliere dal 2008 ad oggi;
- Al Consigliere Michele Quattrocchi consigliere dal 2008 ad oggi;
- Al Consigliere Tuccio Tonzuso consigliere di maggioranza dal 2008 ad oggi;
Tralasciamo (perchè non firmatari del manifesto) i consiglieri di minoranza Puglisi, Adorno, Pulvirenti, Maccarrone, Sapuppo anch’essi consiglieri di lungo corso.
Condividiamo però la loro proposta di abbattimento dei costi con la rinuncia al gettone di presenza e il dimezzamento delle indennità degli amministratori, di cui cogliamo lo spirito positivo: nel momento in cui si chiedono enormi sacrifici ai cittadini bisogna dare esempi concreti!
D'altronde che senso ha l'indennità del Presidente del Consiglio Comunale se il Consiglio si riunisce solo 5 volte in sei mesi?
Hanno voluto fare i moralizzatori proclamando, con toni trionfalistici, la riduzione dei costi della politica così come hanno fatto quando hanno votato il dissesto volendo passare come salvatori della patria, ma tutti sappiamo che sono gli stessi che hanno contribuito a provocarlo.
Solo per fare memoria alleghiamo una nota dell'allora Presidente del Consiglio comunale Enzo D'Agata in cui, senza toni trionfalistici, sono elencati i consigli, le commissioni e le delibere votate nel periodo 1994-1998 quando il gettone di presenza era una decina di euro per il Consiglio e la metà per le commissioni ordinarie mentre nulla era dovuto per le numerose commissioni speciali che si svolsero, sottolineando che non vi è tema di confronto fra la quantità e qualità di provvedimenti deliberati da quel Consiglio Comunale e i successivi, questo quando ad imporlo non c'era nessuna spending review nè sito istituzionale per comunicarlo, ma solo un obbligo morale e la voglia di informare i cittadini.
Tutto ciò per ricordare che fare politica deve essere servizio alla propria comunità.
https://www.facebook.com/notes/enzo-dagata/replica-al-vice-sindaco-di-aci-santonio-nuccio-raneri-e-ai-consiglieri-di-maggio/709063315816460?pnref=lhc
Aci Sant'Antonio Riparte Rinascita Santantonese"
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