venerdì 19 novembre 2010

Sciopero netturbini: ancora diatribe


Continuano le polemiche dopo lo sciopero di martedì da parte dei netturbini santantonesi per il mancato pagamento della mensilità di ottobre da parte di «Geoambiente».
L'avvocato Giovanni Pappalardo, portavoce di «Geoambiente» ha inteso precisare la situazione in una nota: «la Geoambiente vanta un credito da parte del Comune di Aci S. Antonio pari ad € 691.000 e gli ultimi pagamenti ricevuti riguardano soltanto una parte del mese di luglio»
«Ciò nonostante - continua lo stesso Pappalardo - la ditta è già riuscita a pagare tutti gli stipendi successivi fino al mese di settembre 2010. In merito poi all'incontro con il sindaco va rilevato che la Geo Ambiente era presente con il proprio legale e i propri rappresentanti puntualmente alle ore 10 in municipio ed ha atteso invano alla porta dell'ufficio del primo cittadino fino alle ore 10.50».
Al riguardo ribatte con veemenza il vicesindaco Stefano Finocchiaro, presente in Municipio lunedì mattina assieme al sindacalista Ugl Santo Gangemi.
«Quanto affermato da Geoambiente non corrisponde assolutamente alla verità dei fatti - dice Finocchiaro - insieme con l'assessore Licciardello e il sindacalista Gangemi siamo rimasti nell'ufficio del sindaco in attesa che giungesse qualche rappresentante di Geoambiente che, invece, non è mai arrivato: siamo amareggiati perché tra le ore 9,15 e le 12,15 non si è presentato proprio nessuno e abbiamo discusso con il solo Gangemi della vertenza dei lavoratori. Gangemi conenoi, era assolutamente deluso dall'assenza della ditta Geoambiente. Siamo davvero indignati per le affermazioni della ditta a tal proposito».
Sul tema del credito dovuto dall'ente il primo cittadino Pippo Cutuli ha così precisato: «Abbiamo pagato tutte le fatture fino al mese di luglio - ci dice - mancano infatti i mesi di agosto, settembre e ottobre ma siamo comunque entro i limiti di contratto, tanto è vero che finora non ci sono nemmeno fatture presentate dalla ditta. Stiamo facendo molti sacrifici per racimolare il dovuto per le fatture che saranno presentate e non comprendiamo perché il nostro buon lavoro debba essere frustrato in questa maniera, proprio non lo capisco».

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