Continua lo sciopero, per gli operatori ecologici del Comune di Aci Sant' Antonio.
Il blocco delle attività lavorative, coordinato dal segretario provinciale Ugl - Federazione igiene ambientale Santo Gangemi, è motivato con il mancato pagamento, da parte del datore di lavoro, la ditta Geoambiente, dell'intera mensilità di ottobre e anche del saldo di settembre.
«Ciò che ci preoccupa - spiega il sindacalista, Santo Gangemi - è il mancato riscontro alle nostre richieste: avevamo cominciato la procedura legale per attuare lo sciopero con una convocazione delle parti in causa per lo scorso nove novembre: si presentarono solo le sigle sindacali. Successivamente il sindaco di Aci Sant'Antonio ha convocato le parti per lunedì ma eravamo presenti solo noi di Ugl e l'amministrazione ».
«Siamo preoccupati per come la problematica sta andando avanti: gli operatori ecologici devono riacquistare la tranquillità finanziaria per loro stessi e le proprie famiglie".
Sull'incontro di lunedì, però, si è aperto un piccolo "giallo": l'avv. Giovanni Pappalardo, rappresentante di Geoambiente, da noi sentito, ci ha spiegato che insieme ad altri rappresentanti di Geoambiente, era presente lunedì mattina per l'incontro al Municipio ma non ha trovato nessuno ad accoglierlo.
«Abbiamo atteso cinquanta minuti ma non abbiamo incontrato nessuno: credo si sia persa un'occasione importante per risolvere la questione. Mi preme dire comunque che ovviamente Geoambiente non ha alcun interesse a non pagare gli stipendi ai lavoratori: la ditta si trova in grosse difficoltà a causa dei ritardi nei pagamenti da parte dei Comuni attraverso le Ato». «Aci S. Antonio, nello specifico, - continua il legale - ha inviato solo oggi [ieri per chi legge n.d.r.] un mandato di pagamento relativo al mese di agosto 2010 pari a circa il 60-70% della cifra dovuta: comprendiamo le difficoltà degli enti ma sarebbe bene comprendere anche le difficoltà dell'azienda a operare in queste situazioni».
Il blocco delle attività lavorative, coordinato dal segretario provinciale Ugl - Federazione igiene ambientale Santo Gangemi, è motivato con il mancato pagamento, da parte del datore di lavoro, la ditta Geoambiente, dell'intera mensilità di ottobre e anche del saldo di settembre.
«Ciò che ci preoccupa - spiega il sindacalista, Santo Gangemi - è il mancato riscontro alle nostre richieste: avevamo cominciato la procedura legale per attuare lo sciopero con una convocazione delle parti in causa per lo scorso nove novembre: si presentarono solo le sigle sindacali. Successivamente il sindaco di Aci Sant'Antonio ha convocato le parti per lunedì ma eravamo presenti solo noi di Ugl e l'amministrazione ».
«Siamo preoccupati per come la problematica sta andando avanti: gli operatori ecologici devono riacquistare la tranquillità finanziaria per loro stessi e le proprie famiglie".
Sull'incontro di lunedì, però, si è aperto un piccolo "giallo": l'avv. Giovanni Pappalardo, rappresentante di Geoambiente, da noi sentito, ci ha spiegato che insieme ad altri rappresentanti di Geoambiente, era presente lunedì mattina per l'incontro al Municipio ma non ha trovato nessuno ad accoglierlo.
«Abbiamo atteso cinquanta minuti ma non abbiamo incontrato nessuno: credo si sia persa un'occasione importante per risolvere la questione. Mi preme dire comunque che ovviamente Geoambiente non ha alcun interesse a non pagare gli stipendi ai lavoratori: la ditta si trova in grosse difficoltà a causa dei ritardi nei pagamenti da parte dei Comuni attraverso le Ato». «Aci S. Antonio, nello specifico, - continua il legale - ha inviato solo oggi [ieri per chi legge n.d.r.] un mandato di pagamento relativo al mese di agosto 2010 pari a circa il 60-70% della cifra dovuta: comprendiamo le difficoltà degli enti ma sarebbe bene comprendere anche le difficoltà dell'azienda a operare in queste situazioni».
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