Il progetto, di competenza provinciale, è vecchio di almeno due Giunte e riguarda la creazione di un «museo del carretto» che possa ospitare i resti di una tradizione da salvaguardare, in cui tanti famosi artisti del carretto, tra cui Nerina Chiarenza e Domenico Di Mauro, avrebbero dovuto esporre al pubblico le proprie opere apprezzate e ammirate ovunque nel mondo. La realtà di un immobile ben rifinito ma assolutamente vuoto (di opere d'arte, non di acqua) si scontra con il sogno di un polo museale d'eccellenza proprio al centro del Comune del «carretto»: Aci S. Antonio. Se è vero che le piogge dei giorni scorsi sono state violente oltre ogni possibile previsione, è anche vero che non è concepibile che una struttura pubblica, di nuova costruzione e inoltre destinata all'esposizione museale, abbia così tanta acqua al suo interno: quali i danni, ci si chiede attoniti, se dentro i locali vi fossero state le opere d'arte? «Probabilmente nessuno» ha risposto l'amministrazione comunale: la struttura infatti è in questo stato perché letteralmente abbandonata da mesi in attesa di una conclusione dell'iter dei lavori che però, nel frattempo, ha prodotto l'imbarbarimento del bel cortile centrale ormai pieno di erbacce e la presenza, all'interno dei locali di via Vittorio Emanuele, di umidità che, secondo quanto riferito dagli amministratori, starebbe iniziando a creare danni anche alle abitazioni limitrofe all'immobile. «Ho inviato nei giorni scorsi - ha detto il sindaco Pippo Cutuli - un telegramma di protesta al presidente della Provincia di Catania Giuseppe Castiglione affinchè questi provveda in breve a verificare lo stato dei lavori e a concludere, finalmente, un iter durato ormai troppo tempo».
immagini: ecodelleaci.it