«Non c'è carta per fare le fotocopie, l'ufficio non può servirla». Se lo sono sentiti dire i numerosi utenti che negli scorsi giorni erano in fila (alcuni da ore), al Centro per l'impiego di Aci Sant'Antonio. Una notizia che deve aver irritato non poco l'utenza sfiancata dall'attesa e sconcertata dal disservizio. Alla documentazione che spesso si deve presentare agli uffici, infatti, bisogna allegare la fotocopia dei documenti di riconoscimento.
Pratica di cui l'utenza non è a conoscenza e spesso si verifica che sono in molti a chiedere al personale del centro la cortesia di usufruire della fotocopiatrice dell'ufficio, con il risultato che si esauriscono le poche risme di carta in possesso al personale che non può fare altro che alzare le spalle e incrociare le braccia. Di contro, l'ufficio è tempestato di avvisi recanti la scritta e l'invito a munirsi di fotocopia di codice fiscale e carta d'identità. «Non possiamo fare fotocopie a tutti- spiegano i dipendenti - aspettiamo il rifornimento di fogli A4 per i prossimi giorni». È certo, però, che tutta l'utenza in fila per ore non poteva aspettare fino ai "prossimi giorni". Dopo il panico iniziale, l'idea di una giovane donna in fila per la domanda di disoccupazione. Un lampo di genio avrà pervaso la sua mente, in cerca di una soluzione immediata al disagio. Perché è noto, tra i due mali è meglio scegliere quello minore. «Sono andata al vicino supermercato, - ci ha spiegato - e ho comprato una risma di carta che ho regalato agli uffici, sicuramente meglio rimettere qualche euro di tasca, piuttosto che riperdere una giornata in fila, senza la certezza di essere esaudita». Un gesto che ha riscosso una grande approvazione. Ma c'è da scommettere che anche in futuro la carta finirà e non è detto che si potrà contare sempre sull'intervento di una "benefattrice".
Teresa Grasso
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