lunedì 4 gennaio 2010

Il gettone per i consiglieri rischia di diventare una farsa


La questione, emersa poco più di una settimana fa, ha ovviamente sollevato un grande polverone: i consiglieri comunali, nel corso di una seduta di Consiglio, avevano infatti proposto di ridurre il proprio gettone di presenza da 59 euro a 51. Per tutto il 2009, però, il gettone erogato dal Comune è rimasto quello di 31 euro previsto fino a dicembre 2008: l'aumento allora deliberato (da 31 a 59) non è infatti mai stato attuato. Abbiamo parlato della delicata vicenda con il presidente del Consiglio comunale, Nuccio Raneri: «Voglio precisare subito che l'adeguamento del gettone a 59 euro, deliberato a dicembre 2008, ha portato il Comune di Aci S. Antonio al livello di tutti gli enti locali vicini. La delibera, pubblicata e mai impugnata da alcuno, però, non è mai stata resa esecutiva e finora nessun consigliere si è opposto a questo per non incidere sul bilancio».Gli uffici comunali, però hanno spiegato che la delibera del 2008 era annullabile perchè in contrasto con una legge regionale di poco precedente che impediva aumenti del gettone: «Al momento però nessuno, nessun ufficio, ha spiegato al Consiglio comunale, chiaramente, quali siano questi vizi: noi vorremmo solo un po' di chiarezza da parte della burocrazia comunale. Ci facciano capire, tramite una serie di atti chiari e tempestivi, perchè non è possibile attuare la delibera. Noi accoglieremo il responso». Ci pare di capire, quindi, che qualcosa non ha funzionato con gli uffici: «Posso affermare che esistono frizioni tra Consiglio e burocrazia comunale: è una situazione che speriamo si risolva presto».

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