venerdì 9 dicembre 2011

Atmosfera carica di tensione in consiglio; Il manifesto della Pro Loco

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Lunedì sera, in un'atmosfera carica di tensione, il civico consesso si è deciso a rivotare due emendamenti al bilancio che, nella precedente seduta, erano stati bocciati.
I perchè della tensione sono presto detti: tra articoli di giornale sui costi della politica che hanno avuto enorme risalto e manifesti della Pro Loco, il rapporto tra consiglieri comunali e amministrazione non poteva che surriscaldarsi.
In questa situazione può quindi capitare che sindaco e consigliere sfiorino il contatto, che revisore dei conti e segretario comunale accennino alla rissa verbale, che si sfiori la rissa tra gli spettatori. «Invece di un muro contro muro - ha commentato il presidente del Consiglio, Nuccio Raneri - bisogna sedersi e confrontarsi».
Dal punto di vista politico gli eventi da raccontare sono stati due: innanzitutto la revoca, proposta dal consigliere comunale Santo Caruso del Pd, di due emendamenti al bilancio approvati nella seduta del 1 dicembre con contestuale modifica e riproposizione degli stessi: la votazione positiva è arrivata all'unanimità. Si sarebbe potuto approvare anche il bilancio ma l'assenza di un dirigente del settore ragioneria ha fatto slittare la seduta a lunedì mattina.
Altro fatto politico rilevante da registrare sono le dimissioni dell'assessore Pippo Di Stefano che così ha anticipato di qualche settimana l'obbligo di legge incombente a partire dal 2012 che non consente rapporti di parentela tra Giunta e Consiglio: rimane al suo posto il consigliere Antonio Di Stefano, figlio dell'assessore. Uguale situazione potrebbe verificarsi con l'assessore all'Urbanistica Michelangelo Privitera che ha il figlio Alfio in Consiglio.
E' da chiarire, però, che al momento le dimissioni di Di Stefano sono state annunciate al civico consesso ma non ancora rese esecutive. Probabilmente la prossima settimana si avrà un rimpasto di giunta.

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