giovedì 25 febbraio 2010

SAT: per non dimenticare


Aci S.Antonio e dintorni! non vuole far dimenticare l'azienda santantonese SAT che ormai è molto nota per per la vicenda che stanno vivendo i 160 operai che hanno perso il loro posto di lavoro; per far conoscere la vicenda vi rimando al post inerente al fatto pubblicato qualche tempo fa intitolato: "Sat vicenda dell'industria santantonese".

Per non dimenticare ciò che succede ecco 2 video:
il primo, un servizio di Walter Rizzo, "Prendi i soldi e scappa", andato in onda su SestaRete;

il secondo, il servizio dell'EcodelleAci, che riprende le proteste avvenute giorno 18 Febbraio alla SAT;









Dimissioni di Barbagallo: le impressioni dei capigruppo


Dopo le dimissioni del vicepresidente del Consiglio comunale Carmelo Barbagallo siamo andati a raccogliere le impressioni dei capigruppo sulla vicenda. «Sono dimissioni di carattere politico - commenta il presidente Nuccio Raneri - da cui deriverà una revisione degli equilibri data l'irrevocabilità della decisione». «Ho apprezzato il gesto di Barbagallo - ha invece detto il capogruppo Pdl Alfio Puglisi, oppositore dell'amministrazione Cutuli - che ha capito i giochi politici del sindaco». «Mi dispiace a titolo personale- spiega il capogruppo Udc Giuseppe Santamaria- perché era sicuramente una buona figura istituzionale ma avrà avuto i suoi buoni motivi che non conosco". Sulla stessa linea anche Salvatore Adorno, liste civiche "Progredire insieme" e "Il Paese che vogliamo", e Salvatore Sapuppo, "Nuova Casalotto": «E' importante che si sia comunque dichiarato nella maggioranza»; Alfio Privitera ("Autonomia santantonese"): «Qualche problema nel Pdl si è manifestato da tempo». Roberto Licciardello, capogruppo Mpa: «Spero che continui a collaborare non lontano dalla maggioranza. Mi associo con Barbagallo alla richiesta di una maggior collaborazione dell'amministrazione con tutti i consiglieri comunali». Infine Santo Caruso (Pd): «Quest'atto politico fa emergere il malcontento diffuso nella maggioranza. Mi auguro vi sia a breve un incontro per comprendere i nuovi equilibri».

Barbagallo si dimette da vicepresidente


Clamorosa novità nel Consiglio comunale santantonese: nel corso della seduta di giovedì 18 febbraio, il vicepresidente Carmelo Barbagallo (nella foto), eletto nel 2008 nelle liste del Pdl con 151 preferenze, ha annunciato le proprie dimissioni dall'incarico. Quale il motivo di questa importante decisione? «Direi la consapevolezza che ormai non ci sono più gli equilibri e le condizioni politiche del luglio 2008 quando ci siamo insediati. Io continuo a essere consigliere comunale, sempre a disposizione della cittadinanza e dei cittadini che mi hanno votato, e chiederò una verifica in consiglio comunale per stabilire gli equilibri che, come detto, sono sicuramente mutati rispetto a due anni fa». Cosa è cambiato? «Ci sono malumori in Consiglio comunale che, dall'interno, si recepiscono facilmente. Io rimango consigliere ma mi dimetto da vicepresidente affinché si faccia chiarezza e il sindaco prenda in considerazione le esigenze dei consiglieri che non possono essere calcolati solo per alzare la mano: il sindaco deve ricordare che è stato eletto grazie ai diciassette consiglieri che hanno cercato i voti anche per lui. È facile diventare primo cittadino e poi tralasciare le problematiche esposte dai consiglieri giorno per giorno». Quale la sua posizione in futuro? «Rimango consigliere del Pdl che è in parte in opposizione in parte in maggioranza: valuterò di volta in volta le delibere da votare, a prescindere dalla loro provenienza. Finora ho fatto gioco di squadra ma da oggi ragionerò solo con la mia testa anche se non sono ancora all'opposizione». Carmelo Barbagallo è stato vicepresidente del Consiglio fin dall'insediamento nel luglio 2008; componente del Pdl, nell'estate 2009 è rimasto in maggioranza, insieme all'altro consigliere Salvo Sorbello, quando il gruppo si è spaccato con il passaggio all'opposizione del consigliere Alfio Puglisi in seguito alla querelle legata alla vicenda dell'ex assessore alla Pubblica istruzione Tiziana D'Anna.

domenica 7 febbraio 2010

Truffe a due donne: falso figlio al telefono


Ha un nome ed un volto l'autore di due truffe portate a termine ad Aci S. Antonio, ma potrebbero essere anche molte di più, messe a segno ai danni di ignari anziani.Si tratta di un napoletano di 33 anni, Luigi Innaro, attualmente detenuto nel carcere di Secondigliano per altri fatti non attinenti a quelli scoperti dai militari dell'Arma della Compagnia di Acireale. A dargli un'identità, al termine di lunghe e complesse indagini, sono stati i carabinieri della stazione di Aci S. Antonio. L'attività investigativa fu avviata lo scorso anno nel mese di agosto quando un'anziana, presentandosi nella caserma di via Vittorio Emanuele, informò i militari di un giovane il quale, giunto nella propria abitazione, si era fatto consegnare 500 euro per pagare un computer il cui immediato acquisto necessitava al figlio. Per dare maggiore veridicità al tutto, il giovane la fece parlare tramite il cellulare, con un interlocutore, spacciandolo proprio per il figlio, il quale confermò ogni cosa. Nonostante ciò, la donna continuò a mostrarsi titubante per cui, ancora prima della consegna del denaro, il giovane, strattonandola, se ne impossessò dandosi poi alla fuga. Tale particolare portò subito l'anziana a contattare, questa volta davvero, il figlio che negò di averle parlato. Il raggiro quindi era stato messo in atto. Stessa sorte capitò, poche settimane dopo, ad un'altra donna vittima di un raggiro, sempre ad Aci S. Antonio. Questa volta saltò fuori un altro stratagemma, insieme a un complice al momento rimasto ancora rimasto sconosciuto: la necessità di dover pagare una somma di 3500 euro per una non meglio specificata vertenza assicurativa. Anche in questo caso, fu messa in scena la falsa conversazione telefonica con il figlio che sollecitava il pagamento, così da poter fare cadere le ultime residue resistenze della vittima della truffa. I carabinieri si mettevano così al lavoro, acquisendo una serie di indizi e grazie anche alle minuziose descrizioni riguardo le caratteristiche somatiche dell'autore dei raggiri da parte delle donne prese di mira, i militari riuscirono a raccogliere degli elementi comprovanti il possibile coinvolgimento di Luigi Innaro nelle due vicende ricostruite. Il rapporto è stato in tal modo trasmesso alla magistratura, con il Gip di Catania che ha ritenuto attendibili le prove raccolta a carico del napoletano in "trasferta", tanto da emettere un'ordinanza di custodia cautelare formulando le accuse di rapina aggravata in concorso e truffa.

mercoledì 3 febbraio 2010

Sat: vicenda dell'industria santantonese


Da diversi mesi, non si parlava di Sat e del problema lavoro: tutto sembrava sopito, per l'opinione pubblica, alla notizia della cassa integrazione che, per un anno avrebbe salvato i redditi dei 157 lavoratori impiegati. Poi all'improvviso, lo scorso mercoledì, i cancelli dello stabilimento sono rimasti chiusi ai lavoratori in assemblea permanente da undici mesi; quindi sei colleghi di coloro che protestavano animatamente davanti ai cancelli, sono stati scortati fuori dallo stabilimento: erano stati autorizzati dall'azienda a smantellare i macchinari; dopo dodici ore di presidio davanti ai cancelli sono iniziate ad arrivare le lettere di licenziamento con un preavviso agghiacciante: 8 marzo.
Il 9 marzo scadrà la cassa integrazione. In questa situazione i lavoratori hanno, ancora una volta, manifestato davanti ai cancelli per ottenere una speranza: la proroga della cassa integrazione, se concessa dal Ministero del Lavoro, bloccherà i licenziamenti. Ma dopo? Per questo motivo i sindacati hanno chiesto a gran voce un incontro con il Presidente della Regione Raffaele Lombardo per avere rassicurazioni sulla possibilità di una proroga e, soprattutto, avere qualche speranza per la riconversione dell'impianto santantonese verso le nuove tecnologie che dovrebbero investire l'isola con finanziamenti stranieri. Sabato scorso, a Catania, i lavoratori hanno incontrato il Governatore insieme all'on. regionale Giuseppe Arena e al sindaco di Aci S. Antonio Pippo Cutuli: “Abbiamo accolto favorevolmente l'impegno e la disponibilità mostrata durante l'incontro dal Governatore Raffaele Lombardo –ci ha spiegato il sindacalista Sat Giuseppe Di Mauro-. Adesso però vogliamo che alle parole, che si sono susseguite per mesi da un anno a questa parte, seguano i fatti: solo con elementi concreti in mano riusciremo a sostenere le nostre famiglie”. Durante l'incontro Lombardo avrebbe anche annunciato un provvedimento del Dipartimento regionale per l'industria, che rappresenta un elemento necessario alla proroga, per ulteriori sei mesi, della cassa integrazione: “Sono ottimista per la proroga della cassa dopo l'incontro di sabato” ha commentato ancora Di Mauro.“Credo che i lavoratori siano soddisfatti dell'incontro di sabato – ha commentato il primo cittadino santantonese-. Il presidente ha dimostrato di conoscere bene la problematica e di volersi impegnare concretamente. Politicamente faremo tutto il possibile per questi lavoratori”. Ieri pomeriggio, infatti, l'Ugl, attraverso il sindacalista Luca Vecchio, ha reso pubblica la concessione, da parte della Regione Sicilia, del nulla osta alla proroga di altri sei mesi degli ammortizzatori sociali in attesa di un eventuale reimpiego dei lavoratori. Soddisfatti ma non sorpresi i lavoratori Sat, che già domenica, si erano dichiarati ottimisti per il provvedimento regionale. «Era nell'aria - ha dichiarato Giuseppe Di Mauro, lavoratore e sindacalista della Sat -. Stiamo creando, grazie anche alla politica che ci ha ascoltati finora, le condizioni per poter ottenere il decreto del Ministero del Lavoro e, solo allora, la tanto agognata proroga della cassa integrazione". Il prossimo lunedì, 8 febbraio, i sindacati dei lavoratori saranno convocati nell'Ufficio provinciale del lavoro per la sottoscrizione di un altro documento che servirà, insieme a quello regionale rilasciato ieri dal Dipartimento Industria e attività produttive, alla proroga della Cassa integrazione straordinaria. Rimane alta, però, la tensione ai cancelli dello stabilimento di via Sant'Onofrio, nonostante l'evidente soddisfazione dei lavoratori. «Il nostro obiettivo finale - ha spiegato ancora Giuseppe Di Mauro - non era solo ottenere la proroga della cassa, ma avere un posto di lavoro. Vogliamo, e lo ripetiamo ancora dopo quasi una settimana ininterrotta di presidio dell'azienda, che qualcuno dia un futuro alle importanti professionalità della Sat». I lavoratori dovrebbero rimanere in presidio permanente davanti ai cancelli, salvo sorprese, almeno fino alla fine di questo mese di febbraio, quando dovrebbero essere più chiare le possibilità di reinserimento del personale in settori in rapida espansione grazie anche a investimenti stranieri: l'obiettivo degli operai accampati giorno e notte davanti ai cancelli è quello di impedire, nei limiti del possibile, lo smantellamento dello stabilimento, che rappresenterebbe un serio ostacolo alla ripresa di ogni tipo di attività.

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